Questo pomeriggio a Palermo, alla presenza del presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, verrà inaugurato il nuovo
waterfront cittadino del Palermo Marina Yachting, area che è
stata oggetto di uno dei più importanti interventi di
rigenerazione urbana realizzati a Palermo dal dopoguerra, un'opera
di riconnessione dello scalo con il tessuto urbano che include aree
industriali e turistiche. L'intervento ha interessato una superficie
complessiva di oltre 40mila metri quadrati, su cui sono stati
demoliti circa 30mila metri cubi di strutture fatiscenti e abusive,
due gru alte 54 metri, 29 silos. L'area, coerentemente con il Piano
Regolatore Portuale, ha subito significative modifiche volte al
miglioramento dell'offerta di servizi per i crocieristi e per la
collettività.
Il progetto, con lavori che hanno comportato un investimento di
oltre 30 milioni di euro, serve a dare continuità alla
passeggiata sulla Cala, estendendola sino alla parte terminale del
molo Trapezoidale, oggi Palermo Marina Yachting, e al Complesso
archeologico del Castello a Mare che così si candida a
diventare sito Unesco, inserito nel “Percorso Arabo-Normanno”,
già parte della Heritage List; a liberare le aree del
Castello a Mare e a valorizzare il sito. Accanto al Parco
archeologico, di cui gli scavi hanno rintracciato il perimetro, sono
stati realizzati una passeggiata, una piazza, un lago urbano, nove
edifici con differenti destinazioni, tra cui un convention center e
un piccolo teatro panoramico da 200 posti, parcheggi a pagamento, 14
attracchi per mega yacht per attivare un nuovo segmento di traffico.
«Provvedere alla rivitalizzazione del waterfront, con
esiti di eccellenza - ha sottolineato il presidente dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino
Monti - è quanto abbiamo fatto a Palermo, dove un'area in
declino è diventata un'opportunità di sviluppo. Siamo
consapevoli che la capacità competitiva dei territori è
in chiara relazione con la modernizzazione della dotazione
infrastrutturale degli stessi e dei servizi offerti. Così
anche il molo, da accozzaglia di cemento e di funzioni, è
cambiato, acquisendo destinazioni d'uso del tutto nuove che hanno a
che fare con la riqualificazione culturale e l'accoglienza
turistica. Quelle realizzate sul molo Trapezoidale, oggi Palermo
Marina Yachting, sono modifiche di assetti funzionali che non
snaturano il genius loci, anzi conferiscono un carattere indelebile
ai paesaggi, enfatizzano simboli e valori legati alle vicende
storiche e proiettano il visitatore, sia esso un residente o un
turista, all'interno del mondo dei flussi e delle emozioni che le
città portuali sanno produrre e suscitare». «Da
oggi - ha aggiunto Monti - su quest'area si muoveranno almeno due
milioni di persone ogni anno: possiamo affermare che il raccordo tra
porto e centro storico è ormai assicurato e l'obiettivo di
ritrovare nel mare un elemento di identità è stato
sostanzialmente realizzato».