Matteo Gasparato, presidente dell'Interporto “Quadrante
Europa” di Verona, è stato riconfermato all'unanimità
dall'assemblea degli associati nella carica di presidente
dell'Unione Interporti Riuniti (UIR), l'associazione nazionale dei
soggetti gestori delle infrastrutture logistiche italiane che
guiderà per il prossimo triennio. Inoltre sono stati nominati
i vice presidenti Gianpaolo Serpagli (Parma) vicario, Tiziana Maiori
(Cervignano), Antonio Napolitano (Prato), Brigida Alaimo
(Siciliani), Franco Pasqualetti (Padova).
Gasparato ha spiegato che «il punto di partenza della UIR,
per il prossimo triennio, è ovviamente costituito dalle
attività svolte negli ultimi anni di presidenza, a partire
dalle interlocuzioni con il MIT, con i quali sono in essere tavoli
per il rilancio del trasporto ferroviario e dell'intermodalità.
Riteniamo - ha aggiunto il presidente della UIR - che il sistema
degli interporti italiani abbia un ruolo strategico per lo sviluppo
del comparto logistico e del sistema industriale italiano. Per
questo sarà necessario che venga garantita la loro funzione
di infrastrutture di interesse pubblico».
Gasparato ha anticipato che nei prossimi mesi una delle azioni
principali della UIR sarà anche il completamento del percorso
legislativo della riforma della legge quadro sugli interporti n. 240
del 4 agosto 1990: «siamo - ha spiegato - fortemente contrari
alla nascita di nuove strutture che non rientrino in una
programmazione nazionale ed europea, e che non diano un contributo
alla razionalizzazione del traffico merci nel nostro Paese, ma
rappresentino un incomprensibile consumo di suolo, talvolta ispirato
da logiche che non hanno nulla a che vedere con i flussi delle
merci».
Tra gli altri obiettivi futuri della UIR, lo sviluppo di
efficienti collegamenti tra interporti e porti italiani, ma anche la
semplificazione amministrativa e fiscale per le società di
gestione interportuale e la soluzione della questione relativa
all'Imu. «Inoltre - ha specificato Gasparato - sarà
prioritario, il progetto relativo alla digitalizzazione, a cui
guardiamo con fiducia grazie al rinnovato rapporto con RAM».
«Gli Interporti, inoltre - ha aggiunto - sono attori
protagonisti della transizione energetica e per raggiungere i target
nazionali sulla decarbonizzazione, proprio nel ruolo di operatori
dello sviluppo della intermodalità e per i benefici di
efficientamento energetico che ne derivano».
«Sul versante associativo - ha proseguito Gasparato -
negli ultimi tre anni abbiamo fatto un grosso lavoro, riportando un
clima di grande collaborazione. Ci siamo indirizzati su di un
percorso unitario ed il tessuto dell'associazione è stato
completamente ricostruito. Con i recenti ingressi, talvolta rientri,
oggi l'associazione rappresenta la totalità degli interporti
italiani». Ad oggi Unione Interporti Riuniti è composta
da 26 siti logistici che totalizzano circa 43 milioni di metri
quadri di aree, di cui 32 milioni di metri quadri di servizi
logistici, tre milioni di metri quadri di terminal e cinque milioni
di metri quadri di magazzini. Negli interporti italiani operano
1.200 aziende di trasporto con oltre 20.000 addetti. Nel 2019 sono
state circa 65 milioni le tonnellate di merci movimentate negli
interporti con 50.000 treni e 25.000 mezzi pesanti partiti/arrivati.
Gasparato si è soffermato anche sulla divulgazione
annunciando che, dopo il successo della prima edizione, il prossimo
anno proseguirà il concorso “Movimenta le tue idee”
riservato agli studenti delle scuole superiori italiane. «Per
noi - ha evidenziato - è fondamentale che le nuove
generazioni conoscano ed imparino ad apprezzare gli sforzi che gli
interporti italiani e l'intera comunità logistica fanno per
assicurare un futuro più sostenibile al nostro Paese».