La società terminalista russa Global Ports Investments ha
reso noto che il traffico dei container nei porti nazionali, dopo
l'incremento del +33,1% nel secondo trimestre di quest'anno, nel
trimestre successivo ha registrato un'ulteriore crescita del +37,2%
essendo stato pari a 1,19 milioni di teu rispetto a 869mila teu nel
periodo luglio-settembre del 2022. Il dato del terzo trimestre del
2023 è ancora inferiore ai volumi movimentati prima
dell'avvio della guerra tra Russia e Ucraina. Prima del conflitto,
nel terzo trimestre del 2021 il traffico era ammontato a 1,32
milioni di teu.
Nel terzo trimestre del 2023 la ripresa è stata trainata
dall'aumento del +149,6% del traffico nei porti russi del Baltico
che hanno totalizzato 322mila teu e dal rialzo del +68,9% del
traffico movimentato dai porti meridionali russi che si è
attestato a 228mila teu. Più contenuto l'incremento dei
volumi nei porti russi dell'Estremo Oriente che hanno movimentato
602mila teu (+8,3%), mentre nei porti settentrionali il traffico è
calato del -18,4% scendendo a 40mila teu.
Nel periodo luglio-settembre di quest'anno il solo traffico
movimentato dai terminal di Global Ports nei porti russi è
stato pari a 241mila teu (+19,3%), mentre il traffico nei due
container terminal finlandesi operati da Global Ports nell'ambito di
joint venture 50:50 con CMA Terminals è diminuito del -18,6%
a circa 21mila teu.