Nella prima metà del 2023 i camion e i treni che hanno attraverso le Alpi svizzere trasportavano 19,19 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -5,2% rispetto ai volumi di carichi trasportati nel primo semestre dello scorso anno. Se via strada sono state trasportate 5,24 milioni di tonnellate, con una flessione del -2,7 %, più rilevante è stata la diminuzione dei carichi trasportati via ferrovia che sono ammontati a 13,94 milioni di tonnellate (-6,0%). Nei primi sei mesi del 2023 la quota del trasporto ferroviario sull'intero traffico merci transalpino è scesa del -0,9% attestandosi al 72,7%.

Il rapporto semestrale sul traffico merci transalpino pubblicato oggi dall'Ufficio federale elvetico dei trasporti (UFT) indica che nel primo semestre di quest'anno le Alpi svizzere sono state attraversate complessivamente da 463mila camion (-2,6%), di cui 336mila attraverso il Gottardo (-3,9%), 66mila veicoli attraverso il San Bernardino (+4,1%), 47mila attraverso il valico del Sempione (-4,2%) e 14mila attraverso il Gran San Gottardo.

Dei carichi trasportati per via ferroviaria, nella prima metà di quest'anno 10,02 milioni di tonnellate sono passate attraverso il Gottardo (-2,4%) e 3,92 milioni di tonnellate attraverso il Sempione (-14,2%). L'attività di trasporto combinato non accompagnato ha movimentato complessivamente 9,96 milioni di tonnellate di merci (-6,6%), di cui 7,30 milioni di tonnellate attraverso il Gottardo (-0,5%) e 2,66 milioni di tonnellate attraverso il Sempione (-20,2%). Il traffico a carri completi ha movimentato 3,32 milioni di tonnellate (-7,7%), di cui 2,70 milioni di tonnellate attraverso il Gottardo (-7,9%) e 625mila tonnellate attraverso il Sempione (-7,1%). Infine l'autostrada viaggiante (RoLa) ha movimentato 665mila tonnellate (+15,9%), di cui 644mila tonnellate via Sempione (+12,4%) e 21mila tonnellate via Gottardo, direttrice sulla quale nel primo semestre del 2022 sono transitate circa mille tonnellate di carichi.

L'UFT ha rilevato che il calo complessivo del traffico transalpino delle merci è conseguente agli sviluppi economici in Europa, con una ridotta produzione nell'industria siderurgica, chimica e automobilistica che ha fatto diminuire la domanda di servizi di trasporto su questa direttrice. L'UFT ha specificato che il meno pronunciato impatto del calo sulla strada è da ricondurre verosimilmente all'effetto equilibrante del traffico interno, al contrario degli sviluppi in Europa che hanno colpito direttamente la ferrovia. A ciò probabilmente si sono aggiunti gli effetti negativi dell'ancora insufficiente affidabilità del traffico di transito, con solo circa la metà dei treni merci che è giunta a destinazione puntuale.

L'Ufficio federale ha osservato che anche nel 2024 si prevede che il traffico ferroviario nord-sud subirà diminuzioni in considerazione dei numerosi cantieri programmati su questo corridoio che comporteranno notevoli limitazioni della capacità.