«Abbiamo bisogno di una più forte collaborazione ed
interazione tra pubblico e privato sia a livello di investimenti
strategici (nel perimetro dello strumento concessorio) che a livello
di governance delle Autorità di Sistema Portuale; abbiamo
bisogno di una regia nazionale in seno al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti che diventi la cabina di regia
operativa per le AdSP, che ne garantisca efficienza e coordinamento,
armonizzazione delle regole per una giusta competizione e
cooperazione tra le AdSP, soprattutto in questo momento dove il
fenomeno della verticalizzazione è sempre più spinto,
che sappia derimere ed eliminare sovrapposizioni di competenze (ART,
AGCM, ANAC, MIT), garantire percorsi normativi standard per
procedure ricorrenti, ad esempio tutte le pratiche di autorizzazione
ambientale, farsi interfaccia del Comitato Interministeriale per le
Politiche del Mare in maniera bidirezionale per l'attuazione del
Piano del Mare per la parte della portualità». Lo ha
affermato oggi il presidente di Federagenti, Alessandro Santi,
illustrando la ricetta degli agenti marittimi italiani per la
governance della portualità nazionale in occasione
dell'assemblea della Federazione sul tema “Porto Italia nel
mondo che cambia” tenutasi stamane a Taranto.