La commissione per l'espansione dell'aeroporto di Barcellona-El
Prat costituita un anno fa dalla Foment del Treball Nacional, la
federazione che rappresenta le imprese della Catalogna, dopo un anno
di lavoro ha presentato oggi 11 proposte tecniche per ampliare lo
scalo aeroportuale spagnolo. Il presidente di Foment del Treball,
Josep Sánchez Llibre, ha evidenziato che la Catalogna non può
permettersi di perdere «questa opportunità» di
potenziare l'aeroporto che contribuirebbe al suo sviluppo economico,
mentre il presidente della commissione, Lluís Moreno,
presentando le proposte, ha assicurato che tutte e undici sono state
elaborate in coordinamento con il porto di Barcellona: «noi -
ha sottolineato Moreno - vogliamo che la Catalogna abbia il miglior
porto e il miglior aeroporto possibili».
Un coordinamento con lo scalo portuale che sembra smentito da
una lettera inviata venerdì dal presidente dell'Autorità
Portuale di Barcellona, Lluís Salvadó Tenesa, al
presidente di Foment del Treball, il cui contenuto è stato
reso noto dalla stampa locale e che avverte che il prolungamento di
840 metri verso nord della pista dell'aeroporto El Prat mette a
rischio il futuro dell'attività portuale. Nella missiva
Salvadó ha criticato Sánchez Llibre per aver sostenuto
questa proposta nonostante fosse stato più volte informato
dei potenziali gravi effetti derivanti dal prolungamento che
potrebbe rendere impossibile l'attività del container
terminal al Muelle Prat e il futuro trasferimento del secondo
container terminal al futuro Muelle Catalunya, terminal che hanno
bisogno di gru più alte, elevandole da 80 a 90 metri, che
sarebbero impossibili da posizionare perché interferirebbero
con il cono aereo dell'aeroscalo.
«Trovo triste - ha scritto Salvadó - che Foment del
Treball, entità con la quale il porto ha storicamente
mantenuto stretti rapporti, proponga un prolungamento di 840 metri
verso nord, nonostante sia stato ripetutamente informato dal porto
di Barcellona di questi gravi effetti».