Il segretario generale dell'Autorità di Sistema Portuale
dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Pietro Preziosi, ha rassegnato
le dimissioni. L'ente portuale ha specificato che Preziosi ha
rimesso il proprio mandato nelle mani del presidente Andrea
Agostinelli a causa di un ritardo nella convocazione dell'Organismo
di Partenariato della Risorsa Mare, come sottolineato nelle lettere
di contestazione inviate via pec da Uniport e di Unindustria Reggio
Calabria. «Nessun collegamento - ha precisato l'AdSP in una
nota - vi è tra le dimissioni del segretario generale e altre
notizie apparse sulla stampa locale relative a procedimenti interni
di questa Autorità circa la posizione di un dipendente».
L'ente fa riferimento alla delibera dello scorso 18 ottobre
dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con cui è
stato adottato un provvedimento di revoca discriminatoria nei
confronti della responsabile della prevenzione della corruzione e
della trasparenza (Rpct) dell'ente portuale a cui, con decreto dello
scorso 25 settembre, l'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio
aveva revocato l'incarico, responsabile che - spiega l'ANAC nella
delibera - «avrebbe rilevato, nel corso dell'attività
di monitoraggio sull'attuazione del Piano triennale di prevenzione
della corruzione e della trasparenza 2023-2025, irregolarità
in materia di composizione delle commissioni giudicatrici nelle
procedure concorsuali, cui faceva seguito l'avvio, in data
18.9.2023, di un procedimento disciplinare avente ad oggetto le
modalità di espletamento dei suddetti controlli». La
delibera ricorda che «a distanza di pochi giorni
dall'accaduto, a mezzo decreto n. 163/2023/AdSP-MTMI del 25.9.2023,
veniva revocato l'incarico di Rpct e si provvedeva alla nomina di un
nuovo Rpct, motivando la determinazione assunta sulla scorta
dell'intervenuta modifica dell'assetto organizzativo dell'AdSP
mediante la creazione di nuovi profili dirigenziali». «Si
osserva - precisa la delibera - che entrambi gli atti recano la
sottoscrizione del segretario generale, circostanza dalla quale
sembra potersi desumere la coincidenza nella fattispecie del ruolo
di controllore e controllato, in quanto destinatario del controllo
nell'ambito dell'attività di monitoraggio del Rpct sulle
misure di prevenzione della corruzione di cui alla nota prot. n.
0017547 I AFRU del 07.09.2023. In considerazione delle circostanze
sopra rappresentate - rileva la delibera - appare integrato un fumus
di correlazione fra le misure adottate nei confronti del RPCT e
l'attività svolta in materia di prevenzione della corruzione
». Con la delibera l'ANAC ha richiesto all'AdSP il riesame
delle misure adottate dall'ente assegnando un termine di 30 giorni
per dare comunicazione all'Autorità Nazionale Anticorruzione
delle determinazioni assunte.
A tale proposito, l'Autorità di Sistema Portuale ha
comunicato che, prendendo atto della delibera dell'ANAC, «nei
prossimi 30 giorni deciderà se confermare il provvedimento di
revoca del suddetto dipendente dall'incarico di responsabile della
prevenzione della corruzione e della trasparenza e quindi di nomina
del nuovo Rpct o adeguarsi alle prescrizioni indicate dall'ANAC».