Il porto di Venezia è il primo scalo italiano ad essere
stato dotato di un simulatore di lavoro in spazi confinati, efficace
strumento da utilizzare per la formazione e addestramento degli
operatori impegnati nelle aree portuali brevettato dalla Direzione
Centrale Ricerca dell'Inail. Lo strumento è stato installato
a Porto Marghera, nell'area antistante il fabbricato portuale 448, e
consente di simulare situazioni di rischio tipiche degli spazi
confinati e di testare le procedure di sicurezza e di emergenza per
la messa in sicurezza e recupero di lavoratori che si possono
trovare in situazioni a particolare rischio infortunistico. Il
simulatore risulta utile anche per addestrare gli operatori ad
assumere posizioni ergonomiche mentre lavorano in spazi
particolarmente angusti.
«Il simulatore fisico per l'addestramento esperienziale di
lavoratori che operano in ambienti confinati e/o sospetti di
inquinamento - ha spiegato Luciano Di Donato, direttore del
laboratorio Inail sicurezza degli impianti - si presenta,
esternamente, come una struttura semplice che ricorda un container.
Questo è attrezzato con dispositivi, strumentazione e
sensoristica tali da alterare le condizioni cognitive dei discenti
mettendoli, nelle condizioni di vivere situazioni di rischio che
sono tipiche di lavorazioni in quegli ambienti. Ovviamente, tutto
questo, viene gestito attraverso la strumentazione di controllo e la
presenza attiva di tecnici esperti del settore ricerca Inail in un
regime di pericolo e conseguente rischio per gli operatori del
simulatore controllato».
«Finalmente, grazie alla collaborazione con Inail e Vigili
del Fuoco - ha sottolineato il presidente Autorità di Sistema
Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio -
i lavoratori dei porti di Venezia e Chioggia potranno beneficiare
anche di uno strumento all'avanguardia per testare fisicamente
condizioni di lavoro molto particolari che sono spesso associate ad
un elevato profilo di rischio. L'iniziativa si inserisce nel solco
delle politiche adottate dall'Autorità in ambito safety.
L'ente vigila infatti costantemente sulla sicurezza dell'attività
portuale e svolge più di 650 ispezioni all'anno presso i
terminal durante le operazioni di sbarco e imbarco e movimentazione
della merce. Inoltre, attraverso il Consorzio Formazione Logistica
Intermodale, l'Autorità organizza periodicamente corsi di
formazione dedicata agli operatori che sono impegnati nelle
complesse attività che caratterizzano la quotidiana attività
degli scali lagunari».