Nel terzo trimestre di quest'anno, periodo nel quale i carichi
in container trasportati dalla flotta del gruppo sono tornati a
crescere, è proseguito invece, accentuandosi, il trend di
deterioramento delle performance finanziarie di A.P. Møller-Mærsk
causato dall'ulteriore peggioramento dei risultati della divisione
di trasporto marittimo containerizzato che genera i due terzi circa
del volume d'affari del gruppo danese. Nel periodo luglio-settembre
del 2023 i ricavi del gruppo sono ammontati complessivamente a 12,13
miliardi di dollari, con una flessione del -46,7% sul corrispondente
periodo dello scorso anno. I valori del margine operativo lordo,
dell'utile operativo e del risultato economico netto hanno
registrato notevoli diminuzioni scendendo rispettivamente a 1,88
miliardi (-82,7%), 538 milioni (-94,3%) e 554 milioni di dollari
(-93,8%).
Le sole attività di trasporto marittimo containerizzato
del gruppo hanno totalizzato ricavi pari a 7,90 miliardi di dollari
(-56,2%), di cui 6,69 miliardi prodotti dalle sole entrate generate
dai trasporti marittimi, con un calo del -58,2% sul terzo trimestre
del 2022 causato dalla riduzione del valore dei noli che nel periodo
luglio-settembre di quest'anno ha registrato un valore medio di
2.095 dollari per container da 40' (feu) trasportato (-58,5%). La
divisione Ocean del gruppo ha conseguito un margine operativo lordo
di 1,13 miliardi di dollari (-88,6%) e un risultato operativo che -
dopo 25 trimestri consecutivi di cifre positive - ha segnato un
valore negativo pari a -27 milioni di dollari rispetto ad un utile
operativo di 8,73 miliardi nel terzo trimestre del 2023.
La crescita dei volumi di merci containerizzate trasportate
dalla flotta nel terzo trimestre del 2023, che è stata pari a
+5,0% essendo stati imbarcati 3,17 milioni di feu, è stata
generata dagli aumenti rispettivamente del +9,3% e del +61% dei
carichi trasportati sulle rotte est-ovest e su quelle nord-sud che
sono risultati pari a 1,50 milioni e 1,04 milioni di feu, mentre
sulle rotte intra-regionali sono stati trasportati 631mila feu, con
un flessione del -5,5%. La riduzione complessiva del -58,5% del
valore del nolo medio è conseguenza dei cali del -65,2% del
valore del nolo medio relativo ai servizi marittimi est-ovest che è
risultato pari a 1.969 dollari/feu, del -52,3% del nolo medio dei
servizi di linea nord-sud attestatosi a 2.802 dollari/feu e del
-48,9% del nolo medio dei servizi intra-regionali che è
risultato di 1.438 dollari/feu.
Il gruppo danese ha reso noto che nel terzo trimestre del 2023 i
terminal portuali della propria divisione terminalista APM Terminals
hanno registrato un calo del -4,1% del traffico movimentato e una
riduzione del -6,3% dei ricavi per singola movimentazione, risultati
pari a 314 dollari, flessione che ha comportato un calo del -10,6%
dei ricavi complessivi ammontati a 999 milioni di dollari. L'EBITDA
della divisione è risultato pari a 35,3 milioni di dollari
(-91,5%) e l'EBIT a 270,0 milioni di dollari (-24,4%).
«Il nostro settore - ha rilevato l'amministratore delegato
del gruppo Maersk, Vincent Clerc, commentando oggi i risultati
trimestrali - si trova a confrontarsi con una nuova normalità
fatta di una domanda contenuta, di noli tornati in linea con i
livelli storici e di una pressione inflazionistica sulla nostra base
dei costi. Dall'estate - ha aggiunto - abbiamo rilevato un accesso
di capacità nella maggior parte delle regioni che ha
innescato un calo dei noli e nessun apprezzabile aumento del
riciclaggio o del disarmo di navi. In considerazione dei difficili
tempi che si attendono, abbiamo accelerato diverse misure di
contenimento dei costi e di salvaguardia della liquidità per
preservare le nostre performance finanziarie».
|