Nei primi nove mesi di quest'anno i ricavi del gruppo
Fincantieri hanno registrato una crescita del +1,3% attestandosi a
5,38 miliardi di euro rispetto a 5,31 miliardi nello stesso periodo
del 2022. Nel solo segmento delle costruzioni navali il volume
d'affari è stato di 4,35 miliardi (-5,3%) - di cui 2,89
miliardi per navi da crociera (-4,6%) e 1,42 miliardi per navi
militari (-6,2%) -, in quello dei mezzi per l'industria offshore e
delle navi speciali di 710 milioni (+28,2%) e nel segmento dei
sistemi, dei componenti e delle infrastrutture di 789 milioni
(+35,3%). L'EBITDA è stato di 276 milioni di euro (+60,5%),
con un apporto di 256 milioni dal segmento Shipbuilding (-11,1%), di
31 milioni da quello Offshore e navi speciali (+106,7%) e di 21
milioni dal segmento Sistemi, componenti e infrastrutture rispetto
ad un contributo di segno negativo per -100 milioni nei primi nove
mesi del 2022.
Nel periodo gennaio-settembre del 2023 il gruppo navalmeccanico
italiano ha acquisito nuovi ordini per un valore complessivo di 4,04
miliardi di euro, con un rialzo del +23,0% sul corrispondente
periodo dello scorso anno, di cui 2,75 miliardi nel settore delle
costruzioni navali (+12,6%), 887 milioni nel segmento Offshore e
navi speciali (+64,0%) e 667 milioni in quello Sistemi, componenti e
servizi (+43,1%).
«I risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2023 - ha
commentato l'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto
Folgiero - dimostrano una progressione positiva verso gli obiettivi
che ci siamo dati nel nuovo piano industriale in termini operativi,
economici e finanziari. La soddisfazione per la performance
produttiva nasce dal fatto che le 17 navi che abbiamo consegnato nel
periodo in 10 cantieri sono state realizzate grazie alla competenza
ed alla dedizione delle nostre persone, avendole progettate durante
il Covid e costruite in un contesto caratterizzato dall'escalation
del costo dei materiali e da alcune difficoltà nel
reperimento della manodopera». Relativamente alle nuove
commesse acquisite, Folgiero ha specificato che concretizzano «le
attese di crescita del piano industriale anche nel settore navale
militare ed eolico offshore oltre che nella croceristica di lusso».
Quanto alle prospettive future, l'azienda navalmeccanica ha
rilevato che le recenti dinamiche del settore crocieristico
confermano «la ripresa del percorso di crescita di lungo
periodo del settore e, unite al crescente interesse verso soluzioni
green e sempre più tecnologiche - ha puntualizzato l'azienda
- rappresentano il presupposto fondamentale per una ripresa degli
ordinativi di nuove navi da crociera, in un contesto ancora
influenzato da ampia volatilità e elevati tassi di
interesse». Inoltre Fincantieri ha osservato che «nel
settore della difesa le tensioni geopolitiche sulla scena mondiale
continuano a sostenere gli investimenti, anche sul fronte
marittimo», mentre «nel mercato offshore, nonostante
l'inflazione elevata e l'aumento dei tassi di interesse che
impattano sui costi e sulla tempistica degli investimenti in wind
farm, sono confermati i fondamentali a supporto di una crescita a
lungo termine del comparto eolico offshore, specialmente per la
componente floating».