In una risposta scritta ad un'interrogazione
dell'europarlamentare Laura Ferrara del Movimento 5 Stelle che
evidenziava che l'applicazione dal prossimo primo gennaio della
direttiva europea n. 959 del 2023, che estende al trasporto
marittimo il campo di applicazione del sistema europeo per lo
scambio di quote di emissioni, «comporterebbe pesanti ricadute
negative per il settore portuale europeo, in relazione al rischio di
una progressiva delocalizzazione presso i porti del Nord Africa
delle attività di trasbordo di contenitori, precedentemente
svolte negli scali italiani ed europei», oggi il commissario
europeo per l'Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha confermato la
posizione in merito della Commissione Europea.
Hoekstra ha replicato, infatti, che «la direttiva sul
sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE (ETS) include
diverse misure per affrontare il rischio di elusione, poiché
l'elusione potrebbe avere impatti ambientali e socioeconomici
negativi. In particolare, il rischio di delocalizzazione delle
attività di trasbordo di container al di fuori dell'Unione è
affrontato attraverso una misura di mitigazione che consiste nel non
tenere conto delle soste delle navi portacontainer nei porti di
transhipment dei container limitrofi». Il commissario europeo
ha ricordato che «i porti extra-UE da considerare “porti
limitrofi di transhipment dei container” saranno individuati
in un regolamento di esecuzione della Commissione che sarà
adottato entro il 31 dicembre 2023».
Hoekstra ha confermato anche come agirà la Commissione
Europea per verificare che, oltre a questi scali portuali
individuati entro la fine di quest'anno, con l'applicazione della
direttiva altri porti extra-UE vengano utilizzati per eludere le
norme europee: «inoltre - ha specificato - la Commissione
monitorerà i comportamenti elusivi e gli impatti dell'ETS,
tra l'altro, sui trasferimenti degli hub di transhipment e sulla
competitività del settore dei trasporti marittimi
dell'Unione. Ogni due anni riferirà al Parlamento europeo e
al Consiglio sull'attuazione dell'ETS per quanto attiene al
trasporto marittimo. Se opportuno, proporrà misure per
garantire l'efficace attuazione dell'ETS. Tali misure potrebbero
includere maggiori requisiti per i viaggi in cui il rischio di
evasione è maggiore, come da e per un porto situato nelle
vicinanze dell'Unione».
«Nel contempo - ha aggiunto Hoekstra - la Commissione
ritiene che l'adozione di un'efficace misura globale basata sul
mercato sia il modo migliore per evitare l'elusione. La Commissione
è pienamente impegnata a sostenere i progressi presso
l'International Maritime Organization».
«Infine -
conclude la risposa del commissario europeo - attraverso le entrate
ETS gli Stati membri possono sostenere la decarbonizzazione dei
porti e il Fondo per l'innovazione presterà particolare
attenzione al settore marittimo. Ci saranno opportunità per
aumentare la competitività dei porti dell'UE, anche
attraverso la realizzazione di infrastrutture per combustibili
rinnovabili e a basse emissioni di carbonio».