Stamani il contrammiraglio Antonio Ranieri, nominato commissario
straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è
insediato nel suo nuovo incarico. «È per me - ha
dichiarato Ranieri - un onore rivestire questo incarico così
prestigioso e strategico per il territorio. Sono consapevole
dell'impegno che il nuovo ruolo affidatomi implicherà nei
prossimi mesi e sono pronto, sulla spinta del lavoro svolto e delle
numerose progettualità già avviate, ad operare per la
valorizzazione e lo sviluppo dei porti dello Stretto in piena
sinergia con le istituzioni e tutti i soggetti portatori di
interessi».
L'insediamento è avvenuto dopo il consueto passaggio di
consegne con il presidente uscente Mario Mega. Quest'ultimo ha
affidato oggi ai canali social un lungo messaggio in cui traccia un
bilancio del suo mandato conclusosi «dopo quattro anni intensi
- ha spiegato - in cui ho avuto l'onore di guidare la sedicesima
AdSP italiana, ultima nata dopo la riforma del 2016, per la gestione
dei porti messinesi e reggini affacciati sullo Stretto di Messina
oltre al porto di Milazzo e da ultimo a quello di Saline Joniche. Un
mandato - ha aggiunto Mega togliendosi qualcuno degli evidentemente
molti sassolini nelle scarpe - che, secondo alcuni, non sarebbe
dovuto nemmeno iniziare, visto che il governo Conte I dovette
passare la mia nomina in Consiglio dei ministri per superare le
opposizioni delle Regioni Calabria e Siciliana; poi che si sarebbe
dovuto interrompere per effetto dell'annullamento della norma
istitutiva della AdSP contestata dalla Regione Calabria poi invece
respinta dalla Corte Costituzionale; infine che non avrei dovuto
portare a termine per il ricorso al TAR, mai discusso ad oggi,
proposto dalla Regione Siciliana che mi contestava la mancanza dei
requisiti per svolgere l'incarico. Ma - ha lamentato Mega - non è
solo questo. Durante tutto il mandato è stata palese e mai
nascosta la contrarietà di alcuni operatori messinesi che non
hanno perso l'occasione per minare l'attività della AdSP
spargendo veleni e cercando di far intervenire il ministero
vigilante invocando, senza ottenere alcun risultato, poteri
sostitutivi senza alcuna legittima ragione».
Illustrando le iniziative portate a termine e quelle avviate per
il rilancio della portualità dello Stretto, Mega si è
dichiarato «soddisfatto comunque per tutto il lavoro svolto e
per essere riuscito a portare a termine il mandato, nonostante tutte
le avversità, con la serenità d'animo e con la
tranquillità di chi è certo di essere dalla parte
giusta non fosse altro per le decine e decine di attestazioni di
stima e solidarietà ricevute da semplici cittadini ma anche
da rappresentanti istituzionali ad ogni livello nel corso degli
anni».