FerCargo, l'associazione italiana delle imprese ferroviarie del
trasporto merci, chiede un sostegno alle aziende del settore: «il
2023 - ha spiegato il presidente Luigi Legnani - è stato un
anno complicato per il settore del trasporto ferroviario delle merci
che, in aggiunta alle criticità strutturali della rete sulla
quale sono in corso i lavori del PNRR, ha dovuto fare i conti con
una serie di situazioni eccezionali che hanno compromesso la
fruibilità di importanti infrastrutture per periodi di tempo
rilevanti. Basti pensare all'impatto sulla circolazione ferroviaria
dell'alluvione in Emilia-Romagna, alla ridotta capacità del
tunnel del Gottardo o alla interruzione, che si protrarrà per
gran parte del 2024, della linea di Modane. Se a questo quadro
aggiungiamo l'impatto sul mercato delle tensioni internazionali, ci
rendiamo conto che la tenuta delle imprese è stata messa a
dura prova e la competitività del settore ne ha
inevitabilmente sofferto».
Legnani ha evidenziato, inoltre, che «nel 2024 saremo nel
pieno degli interventi del PNRR e le imprese dovranno affrontare
modifiche di itinerario obbligate da cantieri diffusi sulla rete che
genereranno un incremento dei costi e un rischio di minore
competitività anche in termini di qualità del servizio
per effetto della rigidità del sistema ferroviario. Sarà
pertanto necessario che il servizio venga sostenuto innanzi tutto
con interventi che riducano il costo delle tracce attraverso il
meccanismo esistente dello sconto ma anche con interventi come il
finanziamento, oggi largamente insufficiente, per l'installazione
sulle locomotive del sottosistema di bordo dell'Ertms».
«Ma sarà fondamentale - ha concluso il presidente
di FerCargo - che, nel contesto di un sistema ferroviario integrato
con il sistema dei porti e dei terminal terrestri, le fasi dei
lavori garantiscano il più possibile coerenza dei tempi di
realizzazione in modo che venga garantita la disponibilità di
capacità sufficiente e qualitativamente adeguata perché
si possa rispondere alla domanda senza perdere quote di mercato che
sarebbero molto difficili da riconquistare».