Il presidente di Federagenti critica la mancata adesione del
governo italiano alla missione navale militare inviata nella regione
del Mar Rosso meridionale specificamente per contrastare gli
attacchi alle navi in transito nell'area condotti dai ribelli Houthi
dalle coste dello Yemen. «L'appoggio che l'Olanda, Paese
marittimo e logistico per eccellenza, ma anche successivamente
Germania e Danimarca, hanno dato alla missione anglo-americana
contro gli Houthi - ha sottolineato Alessandro Santi, presidente
della Federazione italiana degli agenti marittimi - avrebbe dovuto
fornire, anche all'Italia, un segnale da cogliere subito: ormai - ha
denunciato Santi - la disconnessione fra geopolitica e interscambio
mondiale via mare è anacronistica. Così come è
anacronistico guardare a ciò che sta accadendo nel mondo come
se si trattasse di una tempesta perfetta e inattesa. Sul mare si sta
costruendo un nuovo ordine mondiale ed è paradossale, oltre
che suicida, che Paesi come l'Italia o anche la Spagna (all'insegna
di un europeismo di comodo) attendano lumi da Bruxelles e da una
Unione Europea, una volta di più lenta e poco efficace,
accettando implicitamente di affidare ad altri il loro destino».