Nel 2023 il traffico delle merci nei porti russi ha raggiunto un
nuovo record storico proseguendo nel lungo trend di crescita
interrottosi nel biennio 2020-2021 solo per gli effetti della
pandemia globale di Covid-19 e non arrestatosi neppure con la guerra
contro l'Ucraina che la Federazione Russa ha scatenato a febbraio
2022. Il nuovo picco storico è stato raggiunto grazie al
record della movimentazione di merci secche che nel 2023 hanno
totalizzato 446,9 milioni di tonnellate, con un incremento del
+10,4% sull'anno precedente. Il volume delle merci liquide, con
436,9 milioni di tonnellate, è risultato invariato rispetto
al 2022 e inferiore al record di 464,3 milioni di tonnellate
stabilito nel 2019.
Se possono essere individuati “benefici” dal
conflitto avviato dalla Russia contro l'Ucraina, questi si possono
riscontrare nel forte aumento del traffico dei prodotti agricoli,
con 70,6 milioni di tonnellate di cereali movimentati dai porti
russi nel 2023, volume che rappresenta un aumento di 1,6 volte
rispetto all'anno precedente, e con 36,7 milioni di tonnellate di
fertilizzanti minerali, 1,5 volte in più rispetto al 2022.
Nel settore delle merci secche sono risultati in rialzo anche i
traffici containerizzati, pari a 50,1 milioni di tonnellate (+10,5%)
e i rotabili con 8,1 milioni di tonnellate (+22,8%), mentre sono
diminuiti i traffici di carbone (205,6 milioni di tonnellate,
-0,4%), di metalli ferrosi (21,3 milioni di tonnellate, -12,8%) e di
minerali (9,8 milioni di tonnellate, -23,0%).
Nel segmento delle merci liquide, lo scorso anno sono aumentati
i volumi di petrolio grezzo attestatisi a 272,2 milioni di
tonnellate (+6,3%) e sono calati quelli di prodotti petroliferi
(121,5 milioni di tonnellate, -12,6%), di gas liquefatto (34,1
milioni di tonnellate, -3,2%) e di prodotti alimentari (5,5 milioni
di tonnellate, +21,6%).
Il record di traffico totale delle merci conseguito nel 2023 è
inoltre stato determinato dal nuovo picco storico di traffico di
esportazione che è stato pari a 690,5 milioni di tonnellate
(+3,4%). Le merci in importazione, con 38,6 milioni di tonnellate,
hanno segnato un aumento del +6,6% sul 2022, ma il loro volume
complessivo risulta inferiore di quasi dieci tonnellate rispetto al
record del 2013. Le merci in transito e quelle del traffico di
cabotaggio hanno totalizzato rispettivamente 65,2 milioni di
tonnellate (+7,1%) e 89,5 milioni di tonnellate (+16,0%), volumi
inferiori solo a quelli record stabiliti nel 2019 e nel 2018.
Relativamente al traffico movimentato nei porti delle diverse
regioni della Federazione Russa, lo scorso anno nuovi record sono
stati segnati dai porti del bacino del Mar d'Azov-Mar Nero e dai
porti del bacino dell'Estremo Oriente dove i traffici sono risultati
pari a 291,4 milioni di tonnellate (+10,4%) e 238,1 milioni di
tonnellate (+4,5%). In crescita sono risultati anche i traffici dai
porti del bacino del Caspio (7,8 milioni di ton, +29,7%) e dai porti
del bacino del Mar Baltico (248,6 milioni di tonnellate, +1,3%),
mentre le merci sono lievemente calate nei porti del bacino artico
(97,9 milioni di tonnellate, -0,7%).
L'incremento complessivo del +5,0% del traffico movimentato
nell'intero 2023 si è prodotto principalmente nei primi due
trimestri dell'anno che hanno registrato aumenti rispettivamente del
+10,0% e +11,1% sugli stessi periodi del 2022. Nel terzo trimestre
del 2023 il traffico è aumentato del +6,1% e nel trimestre
successivo è diminuito del -6,2% rispetto al quarto trimestre
del 2022.
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