Il sindacato International Transport Workers Federation (ITF) ha
segnalato «un preoccupante aumento» del numero di navi
abbandonate nel 2023 essendo stati segnalati 132 casi avvenuti
nell'anno, ovvero 13 in più rispetto al 2022 (+10,9%). Il
sindacato ha specificato che nei 129 casi di abbandono di navi
segnalati all'ITF, i salari dovuti ai marittimi imbarcati su queste
unità superano i 12,1 milioni di dollari, e che sinora il
sindacato ha ricevuto più di 10,9 milioni di dollari di
salari dovuti ai marittimi di 60 di queste navi.
Inoltre il sindacato internazionale dei lavoratori dei trasporti
ha reso noto di essere stato contattato nel corso del 2023 da 1.676
marittimi di navi abbandonate e ha precisato che la maggior quota di
marittimi abbandonati è quella di nazionalità indiana,
con oltre 400 casi segnalati.
«Il continuo aumento del numero di marittimi abbandonati -
ha denunciato Steve Trowsdale, coordinatore dell'ispettorato
dell'ITF - è inaccettabile. È una conseguenza di un
settore in cui il marittimo può essere una merce usa e getta.
I marittimi e le loro famiglie pagano il prezzo più alto per
l'avidità e l'inadempienza degli armatori, sopportando le
conseguenze disumane di un sistema che compromette il loro
benessere, la loro dignità e i diritti umani fondamentali.
Gli ispettori dell'ITF svolgono un lavoro incredibile nel chiedere
conto a quegli armatori che cercano di farla franca trattando i
marittimi come una sorta di schiavi d'oggi».