Oggi la Commissione Europea ha pubblicato una valutazione
d'impatto approfondita sui possibili percorsi per raggiungere
l'obiettivo concordato di rendere l'Unione europea climaticamente
neutra entro il 2050 e, sulla base di tale analisi, ha raccomandato
una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90%
entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, avviando una discussione
con tutte le parti interessate. La Commissione Europea ha annunciato
che una specifica proposta legislativa sarà presentata dal
prossimo organo esecutivo dell'UE che si insedierà dopo le
elezioni europee.
La valutazione è stata accolta con favore
dall'associazione degli armatori europei ECSA, in particolare per
l'attenzione rivolta alle necessità del settore dello
shipping. In particolare, la comunicazione odierna della Commissione
al Parlamento, al Consiglio dell'UE, al Comitato Economico e Sociale
Europeo e al Comitato Europeo delle Regioni, specifica che, “come
concordato nel 2023, nel 2026 la Commissione valuterà
un'estensione della tariffazione del carbonio per i settori aereo e
marittimo. Affrontare gli ostacoli alla diffusione di carburanti
alternativi a basse o zero emissioni (compresi i carburanti
elettronici e i biocarburanti avanzati) nel settore aereo e
marittimo e concedere loro un accesso prioritario a questi
carburanti rispetto ai settori che hanno accesso ad altre soluzioni
di decarbonizzazione, come l'elettrificazione diretta - sottolinea
il documento della Commissione Europea - consentirà a questi
settori di contribuire agli obiettivi climatici dell'UE e all'agenda
globale sul clima”.
L'ECSA ha apprezzato anche il fatto che - ha spiegato
l'associazione - «la Commissione riconosce che l'aumento dei
costi dei combustibili sostenibili è un fattore chiave per la
competitività del trasporto marittimo e si impegna a prendere
in considerazione misure normative per favorirne la produzione».
A tal proposito, la comunicazione della Commissione UE, rilevando
che “decarbonizzare i trasporti in modo da continuare a
garantire disponibilità e accessibilità richiederà
investimenti significativi sia in nuovi asset (veicoli a zero e a
basse emissioni, aeromobili, navi, attrezzature ferroviarie) che in
infrastrutture per il rifornimento e la ricarica”, specifica
che, “nel contempo, i costi dei combustibili rinnovabili e a
basse emissioni di carbonio non dovrebbero essere sottovalutati e
rimangono un fattore chiave per la competitività degli
operatori dei trasporti, in particolare nei settori marittimo e
aereo. Garantire che una produzione sufficiente di fuel sostenibili
alternativi sia resa disponibile attraverso misure dedicate, anche
di natura normativa ove necessario - evidenzia la comunicazione
della Commissione - è essenziale per raggiungere gli
obiettivi prefissati in modo economicamente vantaggioso”.
«È la prima volta - ha commentato il segretario
generale dell'European Community Shipowners' Associations, Sotiris
Raptis - che vediamo un impegno così forte nel dare al
trasporto marittimo un accesso prioritario ai carburanti a basse e
zero emissioni come i biocarburanti avanzati e gli e-fuel. Il
divario di prezzo - ha ricordato Raptis - è immenso, dato che
il costo dei combustibili sostenibili può essere quattro
volte superiore rispetto ai combustibili attualmente utilizzati nel
trasporto marittimo. Siamo ansiosi di collaborare con la Commissione
per tradurre questo impegno in azioni immediate e per sfruttare le
entrate ETS stanziate attraverso bandi dedicati già
nell'ambito dell'attuale Fondo per l'innovazione».
Inoltre l'ECSA ha apprezzato il fatto che «la
comunicazione riconosca la necessità che l'Europa diventi più
attraente per gli investimenti privati. Nel corso degli ultimi 15
anni - ha ricordato l'associazione - i finanziamenti europei per lo
shipping sono andati costantemente diminuendo, con le compagnie di
navigazione costrette a cercare opportunità di finanziamento
altrove. Sbloccare gli investimenti privati attraverso i mercati dei
capitali, come proposto nella comunicazione - ha rilevato l'ECSA -
rappresenta un buon passo avanti. Tuttavia, è essenziale che
ciò sia accompagnato da un quadro adeguato per il
finanziamento bancario, che è particolarmente importante per
le PMI del settore marittimo».