Oggi l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Centro Settentrionale e FSRU Italia, società del gruppo Snam,
hanno sottoscritto l'accordo in base al quale l'ente portuale
realizzerà la diga frangiflutti prevista dal progetto del
rigassificatore galleggiante di Ravenna che sarà operativo
nel corso del 2025. La diga sarà lunga complessivamente circa
900 metri e larga circa 23,5, che in corrispondenza delle due
testate si estendono per circa 38 metri. L'AdSP ha evidenziato che
la configurazione della nuova opera, sostenuta da Cassa Depositi e
Prestiti, è frutto di una serie di indagini ingegneristiche
estremamente dettagliate e del continuo confronto con le autorità
tecniche marittime.
I lavori per ospitare il nuovo il terminale di rigassificazione
al largo della costa di Ravenna sono iniziati il 19 giugno 2023. Il
rigassificatore sarà ormeggiato in corrispondenza
dell'esistente piattaforma comunemente chiamata il “Ragno”,
una struttura lunga 350 metri e alta 11,5 metri che veniva
utilizzata per ricevere le navi petroliere.
L'ente portuale ha ricordato che questi rigassificatori
galleggianti (o FSRU - Floating Storage and Regasification Units)
ricevono gas naturale liquefatto a una temperatura di -162° C da
altre navi metaniere e lo riportano allo stato gassoso per poterlo
poi immettere nella rete nazionale di trasporto del gas. Le navi
hanno caratteristiche relativamente semplici e non prevedono
combustioni o reazioni specifiche. Si tratta - ha precisato l'AdSP -
di infrastrutture conosciute e a basso impatto ambientale, dotate di
strumenti avanzati di monitoraggio e di sistemi di sicurezza, oltre
ad essere sottoposte alle più stringenti misure di
prevenzione e sicurezza, a garanzia delle persone e dei territori
interessati, in conformità alla normativa nazionale.