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AUTOTRASPORTO
È necessario mantenere le attuali restrizioni rispetto alla circolazione dei gigaliner
Lo chiedono CER, ERFA, UIRR, UIP, UNIFE, ETSC, Alpine Initiative, CIPRA International in una lettera agli eurodeputati
Bruxelles
11 marzo 2024
Le associazioni CER, ERFA, UIRR, UIP, UNIFE, European Transport
Saftey Council, Alpine Initiative, CIPRA International temono che
domani gli eurodeputati, esprimendo il loro voto sugli emendamenti
proposti alla direttiva Pesi e Dimensioni del 1996, possano
rimuovere le attuali restrizioni alla circolazione dei gigaliner
consentendo ai camion di dimensioni eccezionali di circolare sulle
strade europee, autorizzazione che, come sottolineato dalle
associazioni italiane Fermerci e Fercargo
(
dell'8
marzo 2024), rappresenterebbe un forte rischio per la
competitività del trasporto ferroviario.
Per scongiurarlo le otto associazioni hanno inviato una lettera
ai parlamentari europei nella quale spiegano le preoccupazioni del
comparto ferroviario se il testo attuale, votato domani in assemblea
plenaria, verrà adottato senza ulteriori emendamenti. In
assenza di ulteriori emendamenti - hanno specificato le associazioni
nella lettera - si sosterrebbe «una proposta che incoraggia la
circolazione transfrontaliera fino al 2035 di camion da 44
tonnellate, alimentati da motori a combustione interna, creando un
incentivo per i veicoli che bruciano carburanti fossili, il che va
contro quanto previsto e in un momento in cui il settore dei
trasporti registra ancora un aumento delle emissioni».
Si creerebbe - hanno sottolineato nella lettera - «un
incentivo per la diffusione dei “Gigaliner” o
“mega-camion”, veicoli più lunghi e/o pesanti
(LHV), noti anche come sistema modulare europeo (EMS), che sono
combinazioni di camion e rimorchio che sono tipicamente di 25,25
metri di lunghezza, quasi nove metri in più rispetto ai
camion standard in Europa, e pesano 60 tonnellate. Sono lunghi
quanto sei autovetture e leggermente più bassi, ma pesano
quanto un Boeing 737-300 a pieno carico. Sinora - hanno ricordato -
gli LHV sono stati ammessi sulla base di condizioni rigorose
nell'ambito di sperimentazioni o accordi bilaterali speciali. Gli
impatti sulla sicurezza stradale di una più ampia adozione
dei “gigaliner” in tutta l'UE non sono stati
completamente valutati».
Nella lettera, CER, ERFA, UIRR, UIP, UNIFE, ETSC, Alpine
Initiative, CIPRA International hanno evidenziato che il via libera
al testo senza ulteriori emendamenti contribuirebbe «alla
diffusione di gigaliner alimentati dagli stessi motori a combustione
interna, aumentando il già significativo divario di
competitività tra strada e ferrovia, ostacolando gli sforzi
volti a promuovere l'intermodalità e favorendo uno
spostamento modale inverso verso la strada, una modalità che
presenta emissioni più elevate, minore standard di efficienza
energetica e di sicurezza e, pertanto, sollevando crescenti
preoccupazioni sugli impatti dei veicoli LHV che circolano
attraverso regioni fragili come le Alpi».
Inoltre le associazioni hanno osservato che la circolazione dei
gigaliner avrebbe anche un impatto sulle infrastrutture stradali e
sulla sicurezza delle strade, in quanto le arterie e le gallerie
stradali non sono progettate per questi mega-camion, nonché
sulla sicurezza, dato che le attuali specifiche tecnologie
disponibili non sono testate sui gigaliner.
«In conclusione - si avverte nella lettera - senza essere
modificata, la proposta su cui state votando rischia di danneggiare
in diversi modi i cittadini europei. Non riesce a cogliere il pieno
impatto sul settore del trasporto delle merci nel suo insieme e
sull'obiettivo di promuovere la decarbonizzazione, ridurre le
emissioni nocive e preservare elevati standard di sicurezza nei
trasporti. Vi esortiamo - hanno concluso CER, ERFA, UIRR, UIP,
UNIFE, ETSC, Alpine Initiative, CIPRA International - a dare la
priorità ai veicoli a zero emissioni e a mantenere le attuali
restrizioni rispetto alla circolazione dei gigaliner».
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