Se ieri è stata una giornata nera per le organizzazioni
di categoria che rappresentano il settore del trasporto ferroviario
delle merci in quanto, con il via libera del Parlamento europeo alle
nuove norme sul peso e le dimensioni degli autoveicoli pesanti che
consentono l'introduzione dei maga-camion sulle strade europee
(
del
12
marzo 2024), si teme che ciò possa ulteriormente e
notevolmente diminuire la capacità di competitività
della modalità ferroviaria, sempre ieri le stesse
organizzazioni del comparto ferroviario hanno accolto con favore
quello che, dato l'esito della giornata, può essere
considerato un premio di consolazione.
Ieri, infatti, il Parlamento europeo ha approvato anche la
proposta di regolamento sull'uso della capacità ferroviaria
che modifica la direttiva n. 34 del 2021 e abroga il regolamento n.
913 del 2010. La Community of European Railway & Infrastructure
Companies (CER) ha accolto l'esito della votazione definendolo «un
passo importante verso un aumento sostanziale della capacità
delle infrastrutture e una migliore gestione della capacità.
Questa legislazione - ha sottolineato l'associazione europea, che
rappresenta le imprese e le associazioni ferroviarie nazionali, i
gestori delle infrastrutture ferroviarie e i noleggiatori di
materiale rotabili - aiuterà il settore ad ottimizzare la
capacità ed evitare sprechi di capacità, ad aumentare
il trasferimento modale e a raggiungere gli ambiziosi obiettivi del
Green Deal e della strategia per una mobilità intelligente e
sostenibile».
L'apprezzamento della CER, in particolare, è rivolto alla
creazione di una Piattaforma Ferroviaria Europea (ERP), inclusa
nella proposta, con il coinvolgimento nel processo di assegnazione
della capacità ferroviaria delle imprese ferroviarie e dei
richiedenti capacità, nonché l'inclusione nel
regolamento di finanziamenti ritenuti sufficienti per l'attuazione
della digitalizzazione della capacità e della gestione del
traffico e dell'obbligo di un finanziamento pluriennale da parte
degli Stati membri per la durata di almeno cinque anni.