«L'acquisizione da parte di Grimaldi del Terminal Darsena
Toscana deve essere considerata un'opportunità e non un
pericolo per la tenuta del traffico container dello scalo portuale
livornese». Lo ha detto oggi il presidente dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano
Guerrieri, all'Organismo di Partenariato della Risorsa Mare,
l'organismo dell'ente portuale composto, oltre che da Guerrieri e
dai comandanti dei porti del sistema, dai rappresentanti degli
operatori marittimo-portuali.
Il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha completato
l'acquisizione del terminal TDT all'inizio di quest'anno
(
del 31
gennaio 2024). «Sarà nostra cura - ha spiegato
Guerrieri - interloquire con TDT e il gruppo Grimaldi perché
l'offerta terminalistica rivolta al mercato del traffico container
non soltanto rimanga inalterata ma venga orientata al suo sviluppo.
Se necessario - ha puntualizzato - l'AdSP userà tutte le
prerogative e i poteri di cui dispone per assicurarsene».
Precisando che qualsiasi modifica di destinazione d'uso degli spazi
assegnati a TDT dovrà essere concordata con l'ente portuale,
Guerrieri ha assicurato che «l'AdSP si impegnerà a
vigilare perché venga difesa la natura multipurpose del
porto. I rotabili non sono vietati nel Terminal Darsena Toscana ma
il concetto di fondo è che una tipologia di traffico,
qualunque essa sia, non può essere sviluppata a scapito delle
altre. Non c'è da parte nostra alcuna ambiguità di
fondo su questo tema. Anzi, è nostra intenzione organizzare
quanto prima una riunione con il vertice di TDT. Convocheremo il
massimo rappresentante del Cda perché ci espliciti quali
siano i suoi orientamenti; gli chiederemo anzi un impegno formale a
garantire al porto un ulteriore sviluppo del traffico
containerizzato e ad investire sulle infrastrutture portuali. Per
noi sono elementi dirimenti e saranno oggetto di valutazione quando
ci verrà presentato il nuovo piano industriale».
Guerrieri ha rassicurato anche sulla realizzazione della
Piattaforma Europa, il progetto per la realizzazione di una grande
area a mare destinata prevalentemente al traffico containerizzato ma
anche a quello delle autostrade del mare: «l'appetibilità
di Livorno - ha sottolineato - è oggi già confermata
dall'interesse crescente dei grandi player internazionali ma
occorrono più spazi, più banchine. Ed è questo
il senso della Darsena Europa. L'infrastruttura ci consente di poter
contare a regime su quasi un milione di metri quadri destinati alla
riorganizzazione e allo sviluppo dell'offerta container e un altro
milione di metri quadri ai ro-ro, ro-ro pax». «Oggi - ha
aggiunto - abbiamo tutti l'interesse a fornire al mercato le
condizioni perché si possa riesprimere sull'utilizzazione di
un'opera che riteniamo possa essere messa a disposizione degli
operatori anche a stralci operativi, attraverso ad esempio la
realizzazione di un tratto di banchina. Se dobbiamo preparare un
futuro in cui crescere dobbiamo fare in modo che il mercato attuale
dei container non si svilisca ma guadagni ulteriore terreno».