Martedì il Comitato di gestione dell'Autorità di
Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale ha approvato il bilancio
consuntivo per l'anno 2023 dell'ente che si chiude con un avanzo
finanziario di parte corrente di 17 milioni di euro, un disavanzo in
conto capitale di 23 milioni (dovuto agli investimenti con fondi
propri), per un disavanzo complessivo di sei milioni a cui si fa
fronte con gli avanzi di amministrazione degli anni precedenti. Il
conto economico registra un utile netto di cinque milioni e il
bilancio presenta una consistenza finale di cassa di 448 milioni.
Inoltre il consuntivo registra un gettito di tasse portuali di
circa 17 milioni, in crescita del +1% sull'anno precedente. I canoni
demaniali hanno subito un incremento consistente, pari a circa
quattro milioni circa di incasso in più sul 2023,
principalmente dovuto all'indice di rivalutazione Istat, fissato per
il 2023 al +25% circa.
Ricordando che nel 2023 i porti del sistema hanno segnato il
nuovo record storico di traffico dei passeggeri, con i transiti
sulle banchine dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di
Stabia di 8,36 milioni di persone (+9,1%) di cui 1,73 milioni di
crocieristi (+43,2), il presidente dell'AdSP del Tirreno Centrale,
Andrea Annunziata, ha evidenziato che «il 2023 è stato
un anno eccezionale. La crescita dei passeggeri - ha spiegato - è
stata da record e il traffico generale tiene, nonostante la
congiuntura economica internazionale». Relativamente alle
prospettive future, Annunciata ha specificato che «i prossimi
anni saranno un po' particolari, fondamentali - ha precisato - per
ultimare gli investimenti europei del PNRR, che ci permetteranno di
sviluppare ulteriormente le infrastrutture dei porti di Napoli,
Salerno e Castellammare di Stabia, aumentando la produttività,
tutelando l'ambiente e garantendo la sicurezza. Stiamo parlando di
oltre 600 milioni di euro, senza contare i fondi regionali e quelli
nazionali complementari. Risorse importantissime».