Più pragmatismo e meno teoria. Così può
sintetizzarsi la richiesta di un rilancio del porto di La Spezia che
la locale comunità portuale indirizza all'Autorità di
Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, con la quale - precisano
gli operatori portuali spezzini in una nota - si impegnano «a
lottare in stretta simbiosi», pronti - specifica la presidente
della associazione degli agenti marittimi della Spezia, Giorgia
Bucchioni - ad affiancare il presidente dell'AdSP, Mario Sommariva,
in azioni mirate ed efficaci che siano coerenti con la storia e con
le aspettative del porto cittadino.
Secondo la comunità portuale, le direttrici da perseguire
sono quelle volta a fare del porto della Spezia il capolinea di
nuovi traffici infra-mediterranei, ad intensificare gli sforzi per
un rilancio del settore trainante dei container attraverso nuove
forme di sinergia con le industrie, specie dell'area emiliano
romagnola, a puntare alla conquista dei traffici di impiantistica e
di carichi eccezionali anche nella prospettiva di una ricostruzione
in aree strategiche del Mediterraneo e ad istituire un coordinamento
diretto con le compagnie crocieristiche per offrire un range
allargato di destinazioni per i passeggeri che scendono a terra.
Per Bucchioni, è necessario evitare di «disperdere
le risorse»: «è il momento, anche alla luce del
rischio crisi di credibilità che incombe sul settore portuale
e in particolare quello ligure - spiega - di rimboccarsi le maniche
e anche sul fronte del marketing recuperare serietà ed
efficacia. Quel sistema portuale spezzino che è stato simbolo
del successo in anni passati deve tornare in campo e deve come prima
cosa impedire che si fermino i processi, che si blocchino gli
interventi infrastrutturali, che le professionalità di cui La
Spezia fortunatamente è dotata, non vengano soffocate nel
mare magnum delle polemiche, delle inchieste e di una visione
distruttiva dell'economia».
«Mai come in questo momento - aggiunge Salvatore Avena,
l'amministratore delegato di La Spezia Port Service - la community
portuale spezzina è chiamata a fare un fronte comune e
compatto con il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale,
traguardando obiettivi di traffico che sono a portata di mano, anche
nel settore strategico dei container. Obiettivi che rischiano di
disperdersi nel grande chiacchiericcio su massimi sistemi nonché
in scontri politici che il porto della Spezia non si può
permettere il lusso di affrontare e tantomeno di considerare
prioritari per il suo futuro. Bisogna recuperare - prosegue Avena -
le radici sulle quali nei decenni passati - conclude Avena - il
porto ha fatto fiorire il suo ruolo, unico anche nel panorama
portuale italiano e rilanciare quindi un messaggio altrettanto unico
di efficienza e concretezza, punti di forza necessari oggi più
che mai nel panorama di incertezza che caratterizza l'interscambio
marittimo via mare, ma anche la governance della portualità
nazionale».