Le prospettive del mercato dello shipping containerizzato sono
assai incerte, con analisti ed osservatori non concordi sulla durata
dell'attuale ripresa del valore dei noli attribuita essenzialmente
alle crisi geopolitiche in corso e, in particolare, alla decisione
delle compagnie di evitare il canale di Suez e gli attacchi alle
loro navi da parte dei ribelli yemeniti Houthi nell'area dello
Stretto di Bab el-Mandeb, dirottando il loro traffico attorno al
Capo di Buona Speranza, mutamento di rotta che comporta la messa in
campo di maggiore capacità di stiva e che ritarda l'impatto
sul mercato dell'ingresso nelle flotte di nuova capacità.
Secondo il gruppo armatoriale China COSCO Shipping Corporation,
una nuova fase calante del mercato, ammesso che si verifichi, non è
prossima. In occasione del “Capital Markets Day”, tenuto
ieri a Shanghai, il gruppo cinese ha spiegato che la crescita in
atto del valore dei noli marittimi è attribuibile al recente
costante aumento della domanda nei mercati europeo e americano
accompagnata dall'effetto di assorbimento della nuova capacità
di stiva in consegna quest'anno dovuto alla decisione delle
compagnie di doppiare il Capo di Buona Speranza, con conseguente
aumento della durata dei viaggi e degli investimenti in navi. Circa
l'impatto che nei prossimi due anni avrà l'immissione sul
mercato di nuova capacità, i rappresentanti della COSCO hanno
affermato che le nuove portacontainer che il gruppo prenderà
in consegna nel periodo favorirà la realizzazione di economie
di scala, consentendo anche di concentrare le risorse su navi che
offrono maggiore efficienza e di accrescere la competitività.
I rappresentanti della COSCO hanno spiegato che tale situazione
sta avendo effetti anche sulla produzione di container che l'azienda
ritiene crescerà nel corso del 2024, con prezzi di vendita
che dovrebbero aumentare progressivamente essendo, ad avviso del
gruppo, questo mercato entrato in una fase di ripresa stabile. Se a
fine 2023, anno in cui la produzione è risultata pari a circa
2,3 milioni di teu con una diminuzione del -39,9% sull'anno
precedente, la flotta mondiale di container aveva una consistenza
pari a circa 51,4 milioni di teu, COSCO ha precisato che l'attesa
crescita produttiva dovrebbe portare la consistenza della flotta a
58,5 milioni di teu entro il 2028.
Quanto al traffico containerizzato movimentato nei porti,
segmento d'attività in cui il gruppo opera attraverso la
controllata COSCO Shipping Ports, COSCO ritiene che nel 2024 il
traffico di container nei porti nazionali continuerà a
crescere costantemente, con un effetto della domanda interna che
risulterà più evidente rispetto a quello della domanda
internazionale. COSCO attende un aumento meno consistente del
traffico nei porti europei, nei quali tuttavia nel 2024 il trend
tornerà positivo (+3%) dopo due anni consecutivi di
contrazione. Particolarmente rilevante - hanno specificato i
rappresentanti della COSCO - è la crescita attesa nei porti
del Mediterraneo occidentale, con una previsione di incremento del
+6,5%, ed anche il tasso di crescita dei porti dell'Europa
nord-occidentale dovrebbe risultare leggermente superiore alla media
europea attestandosi a circa il +3-4%. Anche nei porti nordamericani
è atteso un ritorno alla crescita che quest'anno dovrebbe
essere del +7% circa spinta dalla ricostituzione delle scorte negli
Stati Uniti.