Dal prossimo primo luglio diverrà obbligatorio nel porto
di Palermo l'uso da parte di tutti gli operatori portuali del Port
Community System (PCS). Il sistema informatico PCS Sinfomar consente
la gestione del traffico delle navi, dei mezzi e delle merci in
porto. Si tratta di una banca dati in grado di comunicare attraverso
automatismi con i sistemi degli organi centrali dello Stato (Dogane,
Capitaneria di Porto, Istat, Napa), sgravando tutti dalle ripetute
comunicazioni. Lo scopo, infatti, è quello di velocizzare le
operazioni legate agli adempimenti di sicurezza, logistici e
doganali. Il dialogo tra sistemi e l'interoperabilità
permette un deciso snellimento ma anche una contrazione dei tempi di
lavorazione dei processi di import/export. I destinatari del PCS
sono agenti, spedizionieri, autotrasportatori, dogane centrali e
locali, capitaneria di porto.
Il progetto di implementazione del PCS è iniziato
attraverso il riuso del software Sinfomar adottato già anni
fa dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Orientale. A seguito della partecipazione al bando di ottobre 2023
pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per lo
sviluppo e l'implementazione dei servizi Port Community System per
l'interoperabilità con le pubbliche amministrazioni,
l'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia
Occidentale è risultata beneficiaria di un finanziamento pari
ad un milione di euro. L'AdSP siciliana, con il supporto di Circle
Group di cui fa parte Infoera, azienda specializzata in soluzioni
informatiche, si è quindi dotata del PCS.