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PORTI
Siglato il contratto per l'elettrificazione delle banchine del porto di Termoli
In programma opere del valore complessivo di circa 4,5 milioni di euro
Bari
28 maggio 2024
La pioggia di soldi caduta sui porti italiani costituita da
fondi pubblici, principalmente europei, stanziati per la ripresa
delle economie colpite dagli effetti della pandemia di Covid-19 è
stata convogliata in diversi scali portuali nell'esecuzione dei
lavori per l'elettrificazione delle banchine al fine di fornire
energia elettrica della rete di terra alle navi all'ormeggio che, se
dotate di sistemi per allacciarsi a questa rete, possono così
spegnere i motori di bordo e ridurre le emissioni di gas nocivi.
Ora è la volta del porto di Termoli, con l'Autorità
di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che ha affidato
questi lavori alla Eurowork Srl che ha indicato per la progettazione
il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti composto dalle
società EN.Co & Partners Srl (capogruppo mandataria),
ing. Tommaso di Bari, ing. Giuseppe Capolupo, archeologa Lorella
Lamanna, ing. Rossella Piccininni, ing Nicola Pellecchia (mandanti).
L'appalto è relativo alla progettazione definitiva/esecutiva
ed esecuzione dei lavori per l'“Elettrificazione Banchine Molo
Traghetti, Pesca e Forze Armate del porto di Termoli”, sulla
base del progetto di fattibilità tecnico economica posto a
base di gara. Il contratto ha un valore complessivo di circa 4,5
milioni di euro, di cui 4,25 milioni per i lavori, 88mila euro per
la progettazione definitiva e quasi 48mila euro quale importo per i
costi della sicurezza. Dopo la firma del contratto, avvenuta nei
giorni scorsi, l'operatore economico presenterà al
Dipartimento Tecnico dell'ente portuale il progetto esecutivo,
dopodiché partiranno i lavori.
I lavori prevedono l'installazione di quattro sistemi elettrici
indipendenti dedicati al servizio di “cold ironing”
delle imbarcazioni e delle navi in stazionamento nel porto di
Termoli, di cui uno di alimentazione dei traghetti con tensione
standardizzata di 11 kV con possibilità di impiego flessibile
del sistema mediante la predisposizione di prese di connessione con
doppia frequenza a 50 Hz e a 60 Hz, un sistema elettrico di
alimentazione dei rimorchiatori in bassa tensione a 400 V con punto
di connessione alla rete del concessionario della distribuzione
elettrica E-Distribuzione a livello di bassa tensione, un sistema
elettrico di alimentazione dei pescherecci in bassa tensione a 400V
trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50 Hz e un sistema
elettrico di alimentazione delle imbarcazioni delle forze armate in
bassa tensione a 400V trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50
Hz.
Il quadro economico complessivo sarà coperto con i fondi
del Piano nazionale per gli investimenti complementari a
integrazione dei fondi nazionali PNRR. L'AdSP, infatti, aveva
candidato il progetto ai bandi PNRR. Il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti aveva ammesso l'opera a
finanziamento, assegnando allo scalo molisano sei milioni di euro.
«Dopo Bari e Brindisi - ha evidenziato il presidente
dell'AdSP, Ugo Patroni Griffi - siamo riusciti a portare il cold
ironing anche a Termoli, un ulteriore e significativo passo in
avanti nel percorso che abbiamo intrapreso verso la sostenibilità
ambientale e la modernizzazione delle infrastrutture portuali. In un
futuro prossimo, flotte pescherecce e traghetti potranno alimentare
i loro navigli direttamente in banchina. Si andrà alle
Tremiti ad impatto ambientale zero. Si tratta di una svolta
rivoluzionaria verso un futuro portuale più pulito, più
silenzioso e più sostenibile».
Se il cold ironing è stato portato anche a Termoli, è
tutto da vedere se le compagnie che operano servizi marittimi da e
per il porto, ma anche gli operatori dei pescherecci, doteranno le
loro unità navali, generalmente di piccole dimensioni, delle
costose attrezzature necessarie affinché possano collegarsi
alla rete elettrica di terra, operazione che richiederà anche
l'impiego su base continuativa di personale specializzato sulle
banchine sia di Termoli che degli altri porti italiani più o
meno trafficati che sono stati o saranno elettrificati.
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