Le associazioni degli agenti marittimi, spedizionieri e
doganalisti di La Spezia chiedono che sia la città ligure ad
ospitare l'incrociatore portaeromobili
Giuseppe Garibaldi
prossimo al disarmo, che si vorrebbe convertire in nave museo
essendo stata l'ammiraglia della flotta italiana per oltre
trent'anni. Il segretario generale delle associazioni, Salvatore
Avena, ha ricordato che «La Spezia è una città
legata alla Marina Militare e ha contribuito in modo significativo
alla sua storia, con l'Arsenale, con la Base Navale, con Fincantieri
al Muggiano e le altre industrie della difesa, sede per decenni del
servizio di leva e di addestramento, preparando e fornendo
professionalità e competenze che sono state e sono la
struttura stessa del lavoro civile e militare. Dal canto suo - ha
aggiunto - la città ha costruito e sviluppato una innegabile
vocazione culturale e turistica legata al mare e alla marineria,
vocazione che si esprime anche coltivando una tradizione di eventi e
di manifestazioni in tutto il golfo per i quali è alla
ricerca di un simbolo che interpreti e unifichi le sue molte anime».
Riferendosi alle candidature ad ospitare la nave, Avena ha
evidenziato come «inopinatamente nessuno abbia inserito, nel
confronto provocato da Genova e contestato da Taranto, la
candidatura della Spezia, ancora entusiasta per aver ospitato, qui
sulla Garibaldi, con vasta eco e enorme successo, la
rappresentazione dell'opera di Puccini Madama Butterfly.
Inopinatamente perché La Spezia ha davvero tutte le carte in
regola per ospitare la nave Garibaldi come museo galleggiante
e formidabile polo di attrazione. Che sarebbe anche il giusto,
meritato e degno completamento di una rete strutturata insieme ai
bacini storici dell'Arsenale e al Museo tecnico navale».