Sabato un portellone del traghetto
Mljet della compagnia
di navigazione croata Jadrolinija è caduto in mare nelle fasi
di attracco della nave al porto di San Pietro della Brazza,
sull'isola di Brazza, incidente che ha provocato panico tra i
passeggeri ma nessun danno alle persone e ai veicoli a bordo. Un
incidente analogo avvenuto lo scorso 11 agosto nel porto di
Lussinpiccolo a bordo del traghetto
Lastovo della stessa
Jadrolinija aveva avuto un esito ben più drammatico: il
cedimento di un portellone aveva travolto quattro marittimi della
nave uccidendone tre sul colpo e ferendo gravemente il quarto.
Al nuovo incidente avvenuto sabato è seguito oggi un
inusitato attacco del presidente della Repubblica di Croazia, Zoran
Milanovic, al primo ministro croato Andrej Plenkovic e
all'amministratore delegato della Jadrolinija, David Sopta. «I
traghetti della Jadrolinija - ha denunciato Milanovic - sono
diventati insicuri per i passeggeri e i membri degli equipaggi e
Plenkovic, invece di assumere misure per la loro sicurezza,
fantastica su presunte pressioni ai danni del governo e, ancora una
volta, si ritiene una vittima. Bisogna essere estremamente
insensibili e arroganti - ha accusato ancora il presidente croato -
per inventare queste trame dopo che, purtroppo, tre marittimi della
Jadrolinija hanno perso la vita nell'incidente del traghetto Lastovo
che non è stato ancora chiarito. E gli incidenti sui
traghetti continuano a verificarsi: l'ultimo incidente sul traghetto
Mljet, fortunatamente, non ha avuto gravi conseguenze per i
passeggeri e l'equipaggio, ma ha dimostrato che sul nostro mare
navigano traghetti di dubbia affidabilità, il che
richiederebbe seri controlli dei sistemi e dei metodi di
manutenzione della flotta, nonché della procedure di verifica
utilizzate dalla compagnia». Riferendosi poi alla diversa età
dei due traghetti coinvolti negli incidenti, con il Lastovo
la cui costruzione risale al lontano 1969 e con il Mljet che
è entrato in servizio nel 2014, Milanovic ha precisato che,
«ovviamente, il problema non riguarda solamente le vecchie
navi, che - ha affermato - vengono acquistate in circostanze poco
chiare, ma anche la generale manutenzione e assistenza alle navi,
dato che gli incidenti si verificano anche sui nuovi traghetti».