La commissione di valutazione nominata dall'Autorità di
Sistema Portuale del Mar Ionio per esaminare le due domande
pervenute per l'assentimento in concessione del compendio “Piastra
Portuale di Taranto” ha selezionato la proposta formulata
dalla Vestas Blades Italia Srl, in quanto - spiega il decreto
dell'ente portuale - «offre maggiori garanzie di proficua
utilizzazione della concessione e si propone di avvalersi di questa
per un uso che, a giudizio dell'amministrazione, risponde ad un più
rilevante interesse pubblico».
La tarantina Vestas Blades Italia, società con capitale
sociale di 21,4 milioni di euro che è integralmente
controllata dal produttore danese di turbine eoliche Vestas, ha
chiesto la concessione dell'area di complessivi 132mila metri quadri
con proposta che - specifica il decreto n. 81 dell'AdSP - «è
connotata da profili di concretezza con un piano di sostenibilità
pregevole sotto gli aspetti sociali, ambientali ed economici. La
società detiene un business di immediato avvio con rilevanti
investimenti di adeguamento delle infrastrutture esistenti e con
ogni effetto positivo sull'indotto. Ha espresso la concreta volontà
di dirottare sul porto di Taranto l'import dei componenti utili al
ciclo produttivo che, al momento, sono concentrati altrove. È
evidente - precisa ancora il decreto - l'intendimento della società
di consolidare una importante struttura organizzativa e gestionale
con un rilevante impegno finanziario finalizzato allo sviluppo delle
attività produttive e logistiche nel porto di Taranto
apportando benefici per il territorio sotto il profilo
socio-economico-occupazionale. L'iniziativa è assolutamente
coerente ed in linea con gli obiettivi strategici dell'AdSP e del
porto di Taranto proiettato verso lo sviluppo di hub per la
produzione di eolico off-shore e dei relativi componenti».
La commissione di valutazione ha preso in esame anche la
proposta inviata dalla ITPL Logistics Srl, newco istituita a fine
marzo scorso, con capitale sociale di 10mila euro, per sviluppare e
gestire - rende noto il decreto - «le attività di
logistica internazionale in Italia, con sede operativa a Taranto e
con socio di maggioranza che dai dati forniti risulta “inattivo”».
L'atto dell'AdSP spiega che «la ITPL ha presentato un progetto
che andrebbe ad utilizzare il compendio demaniale esistente nello
stato in cui si trova senza attuare investimenti nelle
infrastrutture esistenti e quindi senza sviluppo dell'indotto; ciò
prevedendo un piano di traffico limitato nei volumi e non garantito
dalla capacità economica finanziaria della società. La
società dichiara, infatti, un potenziale traffico di 18.000
TEU/anno a partire da marzo 2025 (di cui il 75% via mare ed il
restante su rotaia e gomma) e prevede in una “seconda fase”
di poter “almeno raddoppiare tale volume”. Fa
riferimento a MoU dal quale auspica che si “possa derivare un
incremento dei volumi indicati di circa il 10%”. Sebbene siano
state rappresentate buone relazioni tra la società maggiore
azionista ed altre importanti realtà polacche ed
internazionali, non è stato fornito un progetto concreto in
grado di garantire la proficua utilizzazione del demanio marittimo.
Sul punto rileva anche la circostanza che ITPL potrebbe sviluppare
il business proposto, sostenendo esclusivamente costi variabili e
non i costi fissi della concessione, presso il Molo Polisettoriale
che è già attrezzato - con mezzi di movimentazione
adeguati, infrastrutturato con binari ferroviari operativi,
organizzato con personale qualificato e dotato di ZFD - per la
tipologia ed i volumi di lavorazioni/movimentazioni proposti».
Il decreto, inoltre, ricorda che l'AdSP ha «rigettato la
domanda concorrente presentata dalla Tecnomec Engineering Srl in
data 05.04.2024 poiché incompleta e non integrata nel termine
assegnato, confermandone l'improcedibilità con foglio n.
12269 del 20.05.2024». Inoltre l'atto ricorda che «la
Tecnomec Engineering Srl ha impugnato, dinanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale della Puglia - Lecce, i provvedimenti a
mezzo dei quali l'AdSP MI ha dichiarato improcedibile la domanda
concorrente presentata dalla società medesima al fine di
ottenerne l'annullamento previa concessione della tutela cautelare;
il TAR Puglia-Lecce, con ordinanza n. 475/2024 reg. prov. cau.
pubblicata in data 12.07.2024, ha respinto la domanda di sospensione
dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati per le ragioni ivi
indicate; la Tecnomec ha proposto, in data 23.07.2024, appello al
Consiglio di Stato avverso l'ordinanza suindicata; la camera di
consiglio è stata fissata per il 03.09.2024».