Applicheremo in Grecia una nuova tassa a carico dei crocieristi.
Va bene, se idonea e proporzionata alle specifiche esigenze del
porto, se applicata a tutti i visitatori e se gli introiti derivanti
dalla tassa verranno direttamente reinvestiti nelle attività
portuali e nelle comunità locali. L'imposta è stata
decisa dal governo di Atene e la reazione all'annuncio è di
CLIA Europe, la rappresentanza europea della Cruise Lines
International Association, l'associazione a cui aderiscono le
principali compagnie crocieristiche mondiali.
La proposta di introdurre una tassa sui passeggeri delle navi da
crociera che sbarcano in un porto greco è stata annunciata
sabato dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis intervenendo
all'Esposizione Internazionale di Salonicco alla presenza del vice
cancelliere e ministro federale all'Economia della Germania, Robert
Habeck, nell'ambito di un lungo discorso incentrato principalmente
sulle misure per risollevare l'economia assunte negli anni passati e
sulle misure che si introdurranno nel corso del suo secondo mandato
quale premier iniziato oltre 12 mesi fa e che si concluderà
fra tre anni.
Riferendosi al turismo in Grecia, che quest'anno segna nuovi
record, il primo ministro si è detto preoccupato per
l'impatto che l'attività crocieristica ha su alcune isole
greche in alcuni mesi dell'anno. Mitsotakis ha spiegato che questo è
il motivo per cui si è deciso di imporre una tassa sui
crocieristi che sbarcano nei porti nazionali, che - ha specificato -
sarà più elevata a Santorini e Mykonos (dovrebbe
essere pari a 20 euro nel periodo di alta stagione) e più
bassa negli altri porti, e varierà in base al periodo
dell'anno. Il premier ha precisato che una parte significativa delle
entrate generate dalla tassa tornerà alle comunità
locali affinché possano organizzarsi al meglio e perché
le infrastrutture locali possano sostenere il peso del flusso
turistico estivo.
La reazione odierna di CLIA Europe all'annuncio del primo
ministro è stata l'evidenziare che nel 2022 il settore delle
crociere ha contribuito all'economia greca con 1,4 miliardi di euro
nonché il ricordare che da tempo CLIA ha chiesto maggiori
investimenti nelle infrastrutture portuali greche, collaborando
anche con le varie destinazioni nazionali per definire una
pianificazione efficiente dell'arrivo delle navi da crociera nei
porti. Dicendo quello che non si è detto, ma palesemente
sottinteso, l'associazione crocieristica ha sottolineato l'ingente
contributo delle crociere all'economia greca mentre da parte della
Grecia si farebbe poco per ammodernare le infrastrutture portuali
utilizzate dalla crociere, mentre sarebbe il caso di iniziare a fare
di più. Inoltre CLIA ha voluto rimarcare, forse, che la
pressione dei flussi turistici sulle comunità locali non è
imputabile interamente alle crociere, che lavorano con le stesse
comunità locali per programmare adeguatamente gli sbarchi dei
passeggeri delle navi.
Manifestando il desiderio di continuare la stretta
collaborazione con il governo greco per supportare le attività
turistiche sostenibili nel Paese, CLIA Europe ha tuttavia espresso
la speranza che qualsiasi nuova misura imposta dal governo di Atene
«venga sviluppata in stretta consultazione con le municipalità
interessate, con i porti e con gli stakeholder locali del turismo la
cui sopravvivenza dipende dal turismo crocieristico».
Inoltre CLIA Europe ha specificato che qualsiasi aumento delle
tasse portuali in vigore «dovrebbe essere introdotto con
sufficiente preavviso» e gli introiti generati dalle tasse
«dovrebbero essere direttamente reinvestiti nelle operazione
portuali per assicurare che i benefici siano percepiti dalle
comunità locali e dai visitatori».
L'associazione crocieristica ha sottolineato poi che «la
tassa dovrebbe essere confrontata con altre tasse portuali nella
regione del Mediterraneo al fine di garantire che i porti greci
rimangano attrattivi e competitivi. Inoltre - ha precisato ancora
l'associazione - le tasse portuali sono regolamentate dalla
normativa europea e nazionale e dovrebbero essere in linea con
questi principi».