Nel 2024 i porti russi hanno movimentato 886,3 milioni di
tonnellate di merci, con una diminuzione del -2,3% sull'anno
precedente. L'associazione dei porti commerciali marittimi russi ha
reso noto che lo scorso anno il solo traffico delle merci secche è
stato pari a 441,1 milioni di tonnellate (-1,9%), di cui 188,1
milioni di tonnellate di carbone (-9,8%), 74,8 milioni di tonnellate
di cereali (+6,0%), 55,5 milioni di tonnellate di merci
containerizzate (+10,8%), 42,5 milioni di tonnellate di
fertilizzanti minerali (+15,7%), 19,0 milioni di tonnellate di
metalli ferrosi (-10,8%), 12,3 milioni di tonnellate di minerali
(+26,3%) e 8,0 milioni di tonnellate di rotabili (-0,5%). Nel
settore delle rinfuse liquide il totale è stato pari a 445,2
milioni di tonnellate (-2,6%), incluse 267,5 milioni di tonnellate
di petrolio greggio (-1,7%), 131,1 milioni di tonnellate di prodotti
petroliferi (-7,1%), 36,3 milioni di tonnellate di gas liquefatto
(+5,9%) e 6,4 milioni di tonnellate di prodotti alimentari
(+14,0%).
Il dato complessivo delle merci in esportazione movimentate è
stato di 699,7 milioni di tonnellate (-1,9%), quello delle merci in
importazione di 42,9 milioni di tonnellate (+11,0%). Il traffico di
transito è ammontato a 64,9 milioni di tonnellate (-0,5%) e
quello di cabotaggio a 78,7 milioni di tonnellate (-12,1%).
Lo scorso anno il traffico negli scali portuali russi della
regione dell'Artico si è attestato a 92,9 milioni di
tonnellate (-5,2%), quello nei porti del Mar Baltico a 273,0 milioni
di tonnellate (+0,6%), il traffico nei porti del bacino del Mar
d'Azov-Mar Nero ha totalizzato 275,7 milioni di tonnellate (-5,4%),
quello nei porti del Mar Caspio 8,1 milioni di tonnellate (+4,9%) e
il traffico nei porti dell'Estremo Oriente russo è stato pari
a 236,5 milioni di tonnellate (-2,3%).