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CANTIERI NAVALI
Fincantieri, sottoscritto un protocollo d'intesa sul modello produttivo e sugli appalti
Passo avanti - sottolineano Fim, Fiom e Uilm - per la regolamentazione ed il controllo del sistema dell'indotto
Roma/Trieste
2 dicembre 2025
Fincantieri, Fim, Fiom e Uilm e l'esecutivo nazionale unitario
hanno sottoscritto un protocollo per la gestione degli appalti
allargato a tutte le sedi dell'azienda navalmeccanica, accordo -
hanno sottolineato le organizzazioni sindacali - che «segna un
passo di avanzamento per la regolamentazione ed il controllo del
sistema dell'indotto, per la tutela dell'occupazione e per la sua
valorizzazione. Dà continuità a quanto definito negli
accordi del 2016 e del 2021».
«L'accordo sottoscritto - hanno spiegato Fim, Fiom e Uilm
in una nota - prevede innanzitutto l'impegno di Fincantieri non
ricorrere al subappalto a cascata, la limitazione ad attività
no core della costruzione navale con l'obiettivo di semplificarne e
ridurne, nel tempo, il ricorso, favorire rapporti di partenariato
fra ditte per la continuità di presenza dei lavoratori con
conseguente mantenimento delle competenze professionali. Sono
previsti incontri preventivi coi rappresentanti dei lavoratori nei
casi di cambio appalto, finalizzati alla continuità dei
rapporti di lavoro e dei contratti applicati, che dovranno essere
quelli afferenti all'industria e sottoscritti dalle organizzazioni
maggiormente rappresentative a livello nazionali».
«Sono stati stabiliti - prosegue la nota sindacale -
monitoraggi a livello di cantiere ed a livello nazionale, con
l'istituzione di una commissione azienda-sindacato, per analizzare
progetti ed iniziative di miglioramento, in particolare per tutelare
e qualificare i lavoratori interessati da una filiera che vede
coinvolte circa 2.000 ditte. Le verifiche riguarderanno le materie
inerenti il rispetto dell'orario di lavoro, la retribuzione, salute
e sicurezza anche attraverso momenti di incontro dedicati con i
nuovi lavoratori degli appalti anche per verificare quanto già
previsto dalle norme specificatamente la relativa formazione in
materia. Sarà inoltre possibile, attraverso incontri
dedicati, monitorare il rispetto delle presenze in cantiere e degli
orari di lavoro con l'introduzione di blocchi ai tornelli in caso di
mancato rispetto delle 11 ore minime di stacco tra una giornata di
lavoro e quella successiva e sistemi di rilevamento elettronico
degli orari di lavoro. Anche questo è un passaggio
fondamentale rivendicato da tempo da Fim Fiom Uilm e dalle Rsu».
«Queste iniziative - hanno ricordato Fim, Fiom e Uilm - si
aggiungono a quelle già definite dal gruppo cantieristico con
protocolli sottoscritti con la Guardia di Finanza, Ministero degli
Interni e l'associazione dei Consulenti del Lavoro per il controllo
delle regolarità contributiva, fiscale ed in materia di
legalità. L'intesa raggiunta ha carattere di particolare
importanza in ragione della significativa previsione di crescita
delle capacità produttive e delle attività di
Fincantieri con un carico di lavoro di oltre 60 miliardi e consegne
fino al 2036. Nell'accordo vi è un capitolo specifico
denominato Integrazione Sociale, che consolida azioni di sostegno
sociale per i lavoratori delle aziende d'appalto per la quasi
totalità stranieri. Confermati gli “Sportelli di
Mediazione culturale” attivati attraverso specifici protocolli
sottoscritti e/o condivisi con le istituzioni locali e le
organizzazioni sindacali territoriali e le Rsu, sportelli per
l'espletamento di pratiche amministrative e la promozione di corsi
di lingua italiana con l'obiettivo di favorire l'inclusione nelle
comunità locali».
«È - hanno evidenziato i sindacati - un grande
risultato che responsabilizza ancora di più i delegati Rsu di
Fim Fiom Uilm dei cantieri. Il loro lavoro sarà prezioso e
indispensabile al fine di creare una vera integrazione a partire dal
rispetto delle norme contrattuali e di legge. Adesso ci attendiamo
che le istituzioni locali, interessate dalla presenza dei cantieri,
adottino le iniziative in campo infrastrutturale ed in materia di
integrazione sociale per supportare la crescita industriale di
Fincantieri».
Fincantieri ha rimarcato che il Protocollo d'Intesa sul Modello
Produttivo e sul Sistema degli Appalti della Filiera rappresenta «un
risultato di importanza strategica, a conclusione di un percorso
avviato all'inizio del 2025, che consolida un impianto regolatorio
avanzato, capace di affiancare lo sviluppo del modello produttivo
del gruppo a un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro in
materia di legalità, sicurezza, protezione e inclusione
sociale». «Il protocollo - ha specificato l'azienda -
valorizza le iniziative di Fincantieri volte a ridurre il mismatch
occupazionale attraverso i programmi di recruiting e i processi di
innovazione tecnologica. Al tempo stesso, definisce un quadro
condiviso che accompagna l'evoluzione dell'indotto grazie alla
semplificazione del sistema degli appalti, al rafforzamento delle
verifiche e al miglioramento del sistema dei controlli. In questo
ambito trovano applicazione gli accordi con ASSE.CO., il protocollo
quadro con il Ministero dell'Interno e l'intesa con la Guardia di
Finanza. L'intesa rafforza inoltre le misure di integrazione e
protezione sociale attraverso il potenziamento degli strumenti
dedicati ai lavoratori dell'appalto, come mediazione culturale o i
corsi di lingua italiana. Sul fronte salute e sicurezza, il
protocollo consolida le iniziative del Piano di Rafforzamento delle
Safety».
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