
Il nuovo terminal aliscafi del porto di Messina sarà
intitolato a Omayma Benghaloum. Lo ha deliberato ieri il Comitato di
gestione dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
approvando la proposta del Presidente Ciccio Rizzo e del Comitato
Unico di Garanzia dell'ente. L'iniziativa nasce per ricordare
Omayma, vittima di femminicidio per mano del marito nel settembre
2015, che nelle sue ultime ore di vita aveva svolto il ruolo di
mediatrice culturale per l'ufficio immigrazione della Questura,
proprio sulle banchine del porto peloritano. Con questo atto
simbolico l'AdSP intende esprimere così la piena condanna di
ogni forma di violenza, in generale, e contro le donne in
particolare, ricordando questa esemplare figura di donna e mamma
che, con impegno e abnegazione e nonostante le enormi difficoltà,
era riuscita a realizzarsi lavorativamente per assicurare
soprattutto alle sue bambine un futuro più sereno e ricco di
opportunità. Una donna che con il suo lavoro di mediatrice
culturale ed interprete rappresentava anche il perfetto anello di
congiunzione fra il mondo dei migranti e le opportunità che
l'Europa può dar loro.
L'intitolazione sarà celebrata nelle prossime settimane
con una cerimonia pubblica alla quale parteciperanno la famiglia di
Omayma, le istituzioni locali e le scuole cittadine. In questa
occasione verrà apposta una targa e sarà dedicato a
Omayma il “Posto Occupato”, a testimonianza di come i
porti continuino a rappresentare, da sempre, approdi di speranza.