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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 12/2005 - DICEMBRE 2005 |
Trasporto ferroviario
Secondo la APL, in Cina sono necessari maggiori investimenti stranieri
Il vicepresidente ed amministratore delegato della APL China, George Goldman, ha richiesto maggiori investimenti ferroviari in Cina.
Rivolgendosi ai partecipanti alla conferenza "Navigazione di linea e Cina 2005", organizzata da Containerisation International nel mese di novembre a Ningbo, ha infatti dichiarato: "Le infrastrutture ferroviarie sono sotto pressione a livello globale; tale situazione non è circoscritta alla Cina. Lo sviluppo ferroviario in Cina, peraltro, deve ancora fare molta strada. Esistono alcuni concreti problemi a far fronte alla domanda. Sebbene il potenziale delle ferrovie sia alto, esse hanno attirato solamente il 3% dei traffici containerizzati internazionali. La domanda giornaliera riguarda la movimentazione di 300.000 containers, ma la rete esistente può movimentarne solo 100.000.
Se riteniamo che la movimentazione dei carichi continuerà ad andare verso ovest, l'odierna attuale carenza di infrastrutture complicherà il problema. Le spedizioni di carbone e cereali continuano ad avere la priorità rispetto a quella dei contenitori.
Vi è un'assoluta penuria di capacità ed una carenza di servizi regolari. La maggior parte della rete è stata realizzata lungo l'asse est-ovest. Solamente il 9% dei carri ferroviari sono compatibili con i containers".
Goldman ha sottolineato come il 90% del traffico di esportazione provenga ancora dalla zona costiera della Cina, mentre solo il 6% delle attività complessive della APL in Cina provengono da zone dell'interno.
Inoltre, sebbene siano stati spesi 42 miliardi di dollari USA dal ministero cinese delle ferrovie a partire dal 2001, non tutti sono stati destinati al traffico containerizzato.
Asserisce Goldman: "E' necessario l'investimento su larga scala dall'estero, sebbene l'orizzonte d'investimento possa configurarsi sui 15-20 anni".
Un passo avanti da parte del ministero delle ferrovie potrebbe essere rappresentato dal suo enorme progetto per 18 centri di snodo ferroviario, che realizzerà una rete pan-cinese di hubs presso punti-chiave della costa e dell'interno. Si sta facendo qualche progresso in ordine al tentativo di attirare investimenti reali, sebbene non sia stato ancora annunciato nulla di concreto.
Spiega Goldman: "I vettori marittimi ed i porti hanno espresso il proprio interesse ad investire, ma si tratta di un processo complicato. Potrebbe essere costituita un'associazione temporanea per gestire gli hubs congiuntamente alla CRCTC (China Rail Container Transportation).
A tutti quelli che investono, peraltro, farebbe piacere poter esercitare una qualche sorta di controllo sugli hubs in cui effettuano le operazioni, e ciò potrebbe diventare assai complicato (su 18 hubs, tutti i partecipanti probabilmente vorranno controllarne cinque o sei, quelli più importanti, lasciando perdere il resto). Il tetto degli investimenti potrebbe anche essere molto alto. Nel complesso, è probabilmente necessaria la revisione dell'intero processo".
(da: Containerisation International, dicembre 2005, pag. 29)
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