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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 7/2007 - LUGLIO 2007
Trasporto intermodale
Buon momento per la
Hupac
La Hupac, operatore
intermodale con sede in Svizzera, ha conseguito una crescita
significativa nel 2006, che sottolinea il dirottamento modale dalla
strada ai servizi ferroviari in Europa.
I suoi traffici
complessivi sono aumentati del 19,5% sino a 612.488 consegne, la
maggior parte delle quali ha riguardato casse mobili.
Al di là di
questo, i traffici intermodali puri infra-europei sono aumentati del
19,3% sino a 591.168 consegne, con una media di 17,6 tonnellate per
consegna.
Il suo principale
mercato è rimasto quello delle direttrici transalpine, in cui
la crescita dei carichi è stata del 16,4% sino a 436.678
consegne.
La quota di mercato
marittimo della Hupac è rimasta piccola, essendo cresciuta
del solo 10% (per 63.000 TEU), ma l’operatore afferma di avere
ancora grandi aspettative per il settore in questione.
Dal lato finanziario,
la crescita dei carichi ha aiutato la società ad incrementare
il proprio fatturato complessivo del 17,2%, sino a 476,9 milioni di
franchi svizzeri (391 milioni di dollari USA).
Tuttavia, tenendo
conto dei costi in aumento, i profitti operativi sono aumentati
solamente del 7,4% per 6,9 milioni di franchi svizzeri (5,7 milioni
di dollari USA), il che sottolinea quanto sia difficile aumentare i
prezzi quando l’autotrasporto fa concorrenza in relazione agli
stessi carichi.
Approssimativamente
il 72% del capitale azionario della Hupac resta nelle mani di
agenzia di logistica e società di trasporto, mentre il
residuo 28% è di proprietà delle delle società
ferroviarie.
Gran parte della
trazione dei suoi 97 treni-navetta giornalieri continua ad essere
sub-contrattata solamente a cinque società ferroviarie.
La Hupac conserva un
flotta di appena 13 treni di direttrice primaria o soggetti a
smistamento, ma controlla altresì una flotta - molto più
importante - di 4.425 carri ferroviari.
* * *
La società
svizzera ha ora dato il via ad un nuovo servizio ferroviario da
Anversa (in Belgio) a Perpignan (in Francia).
I tempi di viaggio
sul percorso di 1.200 km sono strutturati su partenza il giorno 1 ed
arrivo il giorno 3, mentre la frequenza è trisettimanale.
La capacità
iniziale è di 20 carri (60 TEU).
L’obiettivo del
servizio è rappresentato dai carichi infra-europei e
marittimi da Anversa alla volta di Francia meridionale e Spagna.
Perpignan, al confine
tra Francia e Spagna, resta un buon punto d’ingresso nella
penisola iberica in camion a causa delle difficoltà che i
treni devono affrontare nel cambio dello scartamento ferroviario
europeo con quello spagnolo.
Il nuovo servizio
rappresenta la prima volta che la Hupac si avventura a sud da
Anversa in Francia.
Sino ad ora, essa si
era per lo più confinata nelle direttrici transalpine a nord.
Inoltre, è la
prima volta che si allea con la società ferroviaria statale
francese SNCF Freight per fornire la trazione.
I suoi soci
tradizionali sono Railion, SB Cargo, Trenitalia, Ferrovie Nord Cargo
e Rail4Chem.
SNCF Freight fornisce
entrambi locomotori richiesti dal servizio.
A causa della loro
interoperabilità, essi non devono essere cambiati al confine
tra Belgio e Francia, eliminando perciò il rischio che un
altro treno non sia pronto.
Il terminal della
Novatrans a Perpignan viene utilizzato quale piattaforma regionale
per i mercati della Francia meridionale e della Spagna.
La Hupac, malgrado
appartenga - come accennato sopra - a varie società, afferma
di poter ancora offrire a chiunque un servizio indipendente.
Delle sue consegne
equivalenti a 612.488 camion trasportate lo scorso anno, 154.500
hanno riguardato altro traffico con l’hinterland da e per
Rotterdam/Anversa e l’Italia.
(da: Containerisation
International, giugno 2007, pag. 37)
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