Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:43 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 6/2009 - GIUGNO 2009
Trasporto fluviale
L'importanza di buoni collegamenti nel trasporto fluviale
tedesco
Secondo l'Autorità Federale Tedesca delle Idrovie e della
Navigazione, il trasporto per idrovie interne rappresenta circa un
quinto dei volumi nazionali complessivi di trasporto a lungo raggio
della Germania.
Le merci alla rinfusa sono le derrate normali su questa modalità
ma le cifre relative ai container ro-ro nel 2008 hanno iniziato ad
aumentare.
Pertanto, che cosa riserva il futuro?
Esistono alcuni problemi: è una modalità lenta, la
rete delle idrovie interne non è ancora esaustiva sotto
nessun aspetto e, inoltre, necessita di un discreto quantitativo di
investimenti.
Dal lato positivo, peraltro, c'è una volontà
politica a supporto: secondo il piano nazionale di sviluppo delle
infrastrutture (Bundesverkehrswegeplan) la profondità
dell'Elba deve essere di 1,6 metri da Amburgo a Dresda per 345
giorni all'anno allo scopo di renderlo utile alle attività
produttive.
Altre iniziative stanno a significare che il cofinanziamento
pubblico è adesso più accessibile e che i budget
destinati ad iniziative inerenti il trasporto fluviale o
l'innovazione portuale sono aumentati.
Inoltre, come sottolinea il programma NAIDES dell'Unione
Europea, le merci alla rinfusa possono essere movimentate via fiume
ad un prezzo ragionevolmente basso; fattore, questo, di cui il
settore delle costruzioni, con i suoi carichi assai densi e pesanti,
si sta già avvantaggiando.
Analogamente, le industrie chimiche e dei carburanti mostrano
una preferenza per il trasporto fluviale in ordine al petrolio od
agli agenti reattivi, dal momento che esso dispone della normativa
migliore riguardo alla sicurezza.
Per di più, esso comporta bassi livelli di emissioni e
relativamente bassi livelli di rumore: tutto ciò appare
chiaramente sul radar ambientale delle autorità cittadine.
Tutto questo ha attinenza con le fortune del porto di Duisburg,
che recentemente è stato impegnato in un turbine di attività.
Spronata dall'apertura del primo terminal contenitori per la
navigazione di linea nell'hinterland europeo, lo scorso anno
l'attività containerizzata nel porto ha rafforzato la sua
posizione quale importante operatore specializzato nel trasferimento
dei carichi treno/nave, con un aumento del 14% sino a 901.000 TEU.
Oltre 330 treni dedicati ai contenitori ogni settimana adesso
collegano Duisburg con più di 80 destinazioni in Europa.
La sua crescente importanza quale hub dell'hinterland è
stata senza dubbio agevolata dall'incremento delle fortune del
trasporto idroviario unitamente all'aumento dei costi delle altre
modalità trasportistiche.
Può darsi che l'ampia offerta di servizi di logistica e
hub sia stata altresì agevolata dall'effetto - pizzicotto
sull'euro della recessione, dal momento che le imprese hanno
contenuto le proprie attività e stanno cercando di
concentrarle, eliminando le infrastrutture non necessarie di
trasporto e di magazzinaggio.
Lo scorso anno, lo European InterBulk Group ha sottoscritto un
accordo con il porto finalizzato alla realizzazione di un hub
centro-europeo per le spedizioni intermodali di prodotti secchi
containerizzati e liquidi alla rinfusa su un sito da 20.000 m2 nel
porto: il più grande in cui il gruppo abbia investito finora.
La capacità di movimentazione annua dell'installazione è
di circa 25.000 TEU; essa è caratterizzata da tre piattaforme
per il trasferimento da e per i contenitori, da tramogge per i carri
ferroviari e da trattori da silo.
I carichi saranno consegnati e raccolti da treni, camion e/o
chiatte provenienti dai vicini terminal DUSS e DeCeTe.
Ciò che più importa, lo hub offre "servizi a
valore aggiunto" quali l'imballaggio, il de-imballaggio ed il
deposito.
Tuttavia, malgrado tutti questi investimenti, i segnali della
recessione stanno cominciando ad incidere: anche in presenza di una
prima metà dell'anno sostenuta, i risultati complessivi per
il 2008 del porto, pari a 54,5 milioni di tonnellate, sono stati
appena al di sotto dei livelli del 2007, mentre alcuni settori hanno
mostrato un calo più marcato.
In una recente dichiarazione, il porto si è attenuto alla
modesta affermazione secondo cui essi "faranno meglio della
media del mercato di quest'anno". (da: portstrategy.com,
28.05.2009)
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore