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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 FEBBRAIO 2013
PORTI
I PORTI ESORTANO I LEADER EUROPEI A NON TAGLIARE IL BUDGET
DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO
Il 7 e l'8 febbraio 2013 i Capi di Stato e di Governo europei si
riuniscono in un altro tentativo di raggiungere un accordo sul MFF
(Struttura Finanziaria Pluriennale), vale a dire il bilancio europeo
per gli anni 2014-2020 ed i budget da assegnare alle diverse
politiche.
I porti marittimi ed interni europei esortano i leader europei a
non toccare l'importo di 31,7 miliardi di euro previsti per gli
investimenti in infrastrutture di trasporto in Europa ai sensi del
CEF (Infrastrutture per Collegare l'Europa).
Già la scorsa primavera, l'EFIP e l'ESPO avevano guidato
una campagna avviata da 28 organizzazioni europee di trasporto al
fine di garantire il budget della TEN-T.
Entrambe le organizzazioni hanno altresì incoraggiato i
propri associati a sottoscrivere la dichiarazione presentata dal
Vice Presidente della Commissione Europea Sim Callas alla fine
dell'anno scorso.
La direttrice della European Federation Inland Ports, Isabelle
Ryckbost, fa notare: “Il budget della TEN-T proposto punta a
finanziare un piano effettivo delle infrastrutture di trasporto da
cui trarranno vantaggio tutte le modalità di trasporto, gli
stati membri e le regioni.
I 31,7 miliardi di euro non serviranno solo ai trasporti come
tali.
Mediante l'ottimizzazione dei collegamenti e dei nodi di
trasporto, tutte le altre politiche - non ultime quelle della
coesione europea e dell'agricoltura - ne trarranno vantaggio.
In questo senso, il budget della TEN-T ha un reale effetto a
ricaduta e può essere considerato come uno dei modi migliori
di spendere il denaro europeo.
Sarebbe una vergogna se i leader europei dovessero tagliare
questo bilancio e questi programmi”.
Il segretario dell'ESPO, Patrick Verhoeven, conferma: “Noi
speriamo che i leader europei comprenderanno che una quota del 3%
del bilancio complessivo sia il minimo necessario per un settore che
impiega direttamente 10 milioni di persone e rappresenta il 5% circa
del PIL.
E questo è certamente il caso dei porti.
I porti sono dei veri creatori di posti di lavoro ed il motore
dello sviluppo regionale.
Inoltre, in quanto principali porte d'accesso mondiali, gli
scali marittimi sono essenziali per assicurare la crescita economica
d'Europa”.
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