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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 GIUGNO 2013
LEGISLAZIONE
KALLAS REAGISCE ALLE CRITICHE SULLA POLITICA PORTUALE EUROPEA
Il vicepresidente della Commissione Europea Siim Kallas si è
impegnato a “fare luce sul regolamento” in relazione al
suo nuovo pacchetto di misure politiche, dichiarando all'ESPO
(Organizzazione dei Porti Marittimi Europei) che in nessun modo
Bruxelles sta “cercando di interferire nelle buone pratiche
inerenti alle attività marittime”.
Rivolgendosi all'assemblea dell'ESPO svoltasi a Varna, in
Bulgaria, Kallas ha dichiarato: “La mia preoccupazione è
che non tutti i porti riescano ad offrire lo stesso servizio ad alto
livello.
Sarò chiaro: qui non si tratta di dirottare il traffico
da alcuni porti verso altri.
E non si tratta di dire ai clienti quali porti dovrebbero
utilizzare”.
La proposta di direttiva si è attirata critiche perché
non riuscirebbe a liberalizzare la movimentazione dei carichi.
Ma Kallas reagisce dicendo che essa creerebbe migliori
condizioni “di modo che avremmo un numero maggiore di
collegamenti di trasporto marittimo a corto raggio” integrando
tutti i porti nella filiera logistica.
“Anche ai porti connotati dalle migliori prestazioni
occorre che altri porti abbiano successo, ad esempio al fine di
sviluppare operazioni hub-and-spoke ed evitare congestioni” ha
dichiarato.
La proposta dell'Unione Europea non farà aumentare gli
oneri amministrativi dei porti o i loro costi, afferma Kallas, ma
semplificherà le problematiche e ridurrà la
burocrazia.
“Essa ridurrebbe i costi dei porti di almeno il 7% e
farebbe risparmiare all'economia dell'Unione Europea sino a 10
miliardi di euro entro il 2030” ha dichiarato.
“La proposta comporterebbe altresì altre occasioni
di lavoro per il trasporto marittimo a corto raggio.
Ciò significa maggiori attività portuali e
pertanto un numero significativo di nuovi posti di lavoro”.
A suo dire, la libertà di assicurare servizi senza
discriminazioni dovrebbe diventare un principio generale.
“Ciò è in linea con i principi del mercato
unico dell'Unione Europea, nel quale io credo fermamente.
Al momento attuale, non è facile sfidare i monopoli ed i
diritti esclusivi garantiti ai sensi delle normative nazionali.
Noi proponiamo procedure nuove, trasparenti ed aperte allo scopo
di selezionare i fornitori di servizio, con regole finalizzate a
prevenire i possibili abusi sui prezzi da parte degli operatori
detentori di diritti esclusivi”.
Kallas afferma che l'Unione Europea ha dovuto affrontare un
“crocevia marittimo” in cui anche i porti europei che
avessero fatto registrare una crescita appena modesta avrebbero
assistito ad un aumento di più della metà dei volumi
di carico entro il 2030, creando così nuova congestione.
Dichiara Kallas: “Quanto più desideriamo crescita e
domanda, tanto più dobbiamo anche chiederci da dove esse
lasceranno le centinaia di porti d'Europa.
Essi dovranno affrontare notevoli sfide in termini di
prestazioni, esigenze di investimenti, sostenibilità e
risorse umane, solo per indicarne alcune”.
Sebbene l'Europa possa vantare alcuni dei migliori porti del
mondo, le variazioni relative all'efficienza ed alle prestazioni dei
soggetti implicati creano “un vero divario nell'Unione
Europea” ha detto.
Rotterdam, Anversa ed Amburgo movimentano il 20% delle merci
della comunità europea.
Kallas avverte che persino i porti più solidi hanno avuto
bisogno degli altri per avere successo, “ad esempio per
sviluppare operazioni hub-and-spoke ed evitare congestioni”.
Il suo scopo è quello di creare un clima di attività
finalizzato ad attirare investimenti di cui si avverte sensibilmente
la necessità per quanto attiene la capacità portuale,
fornendo agli investitori “certezze giuridiche e normative e
molto meno burocrazia”.
Passando al mercato degli odierni porti franchi, Kallas ha
dichiarato: “A differenza degli altri settori di trasporto,
l'Unione Europea non ha quasi normative in relazione all'accesso ai
servizi, alla trasparenza finanziaria o agli oneri per l'uso delle
infrastrutture”.
Conclude Kallas: “Lo scenario del tipo
<attività-come-al-solito> non consentirà al
mercato di risolvere questi problemi”.
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