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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 APRILE 2015
REEFER
IL FATTORE FREDDO: RACCOGLIERE LA SFIDA
La filiera del freddo deve affrontare molte sfide fra sé
correlate che riguardano gli equipaggiamenti e la tecnologia, la
normativa, la rapida espansione, i costi della logistica e le
pressioni tariffarie in un contesto economico e finanziario
instabile.
Recentemente, la Sonoco ThermoSafe, fornitore a livello mondiale
di imballaggi a temperatura garantita, ha esaminato tale questione
nel contesto di una indagine intitolata "Valutare il futuro
del settore della filiera del freddo".
L'indagine è stata condotta nel corso di più di
cinque mesi dello scorso anno e mette in evidenza le tendenze che
"vanno ad impattare in modo significativo sul settore della
filiera del freddo, comprese le tendenze ambientali, la logistica, i
prodotti ed i servizi".
I 165 interpellati che hanno risposto all'indagine sono situati
in oltre 20 paesi e nei cinque continenti.
Russell Grisset, vice presidente e direttore generale della
Sonoco ThermoSafe, afferma che l'indagine ha rivelato due riscontri
principali:
a causa di molteplici fattori, fra cui le preoccupazioni
ambientali e la necessità di migliorare l'efficienza della
filiera distributiva, i clienti stanno riutilizzando sempre più
i sistemi d'imballaggio passivi;
il settore assisterà ad una maggiore influenza da parte
delle normative a livello mondiale, mentre nello stesso tempo le
imprese farmaceutiche continueranno ad affidare a terzi le attività
non di nucleo; tutte e due le cose comporteranno un terribile
impatto nel corso dei prossimi cinque anni.
La Sonoco ha appurato che l'attuale spesa della logistica per
prodotti sanitari sensibili alla temperatura è
approssimativamente di 8,4 miliardi dollari in tutto il mondo ed è
in aumento, ovvero il 13% circa del mercato della logistica
farmaceutica complessiva.
Approssimativamente 5,6 miliardi di dollari vengono spesi per i
trasporti, mentre altri 2,8 milioni di dollari sono assegnati
all'imballaggio specializzato ed agli strumenti di monitoraggio.
Rispetto all'imballaggio passivo, gli interpellati dalla Sonoco
che hanno risposto secondo i risultati dell'indagine "si sono
detti a grande maggioranza d'accordo che i tre fattori più
importanti che necessitano di miglioramento sono l'efficienza
dell'imballaggio, il costo totale per i proprietari in relazione
alla consegna dei farmaci alle loro destinazioni ed il prezzo".
In ordine al 30% degli intervistati che hanno confermato di
utilizzare sistemi attivi, il prezzo e la disponibilità di
contenitori attivi nelle località dove e quando erano
necessari "hanno ricevuto la maggior parte delle critiche".
Parlando dei container e delle navi reefer, il rapporto sul
mercato reefer della Dynamar per il 2014, pubblicato alla fine
dell'anno scorso, ha notato una persistente ed in qualche modo
inquietante tendenza degli operatori di navi refrigerate.
Nel rapporto si legge che per la prima volta il trasporto
marittimo di prodotti freschi ha superato i 100 milioni di
tonnellate nel 2014, essendo aumentato di 101,1 milioni di
tonnellate stimate in navi reefer convenzionali ed in contenitori
reefer.
Ciò ha rappresentato il 2,7% dei traffici complessivi di
origine marittima per i carichi secchi.
Peraltro, il 74% circa dei volumi complessivi di prodotto fresco
è stato trasportato in contenitori, rispetto al 52% di 10
anni fa ed al 62% del 2009.
Secondo l'analisi della Dynamar, le dimensioni della flotta
reefer containerizzata ha raggiunto i 2,45 milioni di TEU nel 2014 -
con un incremento del 6,5% da un anno all'altro - mentre la capacità
navale reefer convenzionale diminuirà di oltre il 60% sino a
quasi 140 navi entro il 2025.
La grande maggioranza della flotta reefer containerizzata
comprende unità da 40 piedi high cube, per le quali sono
disponibili 1,9 milioni (5% in più rispetto al 2013) di prese
a bordo.
L'attuale registro delle ordinazioni di navi refrigerate
convenzionali presenta una sola unità, una nave di
approssimativamente 200.000 piedi cubi per la giapponese Toei Reefer
Line, la cui consegna è prevista in agosto.
Si tratterà della prima consegna di una nave reefer da
ottobre del 2011.
Pertanto, non si sbaglia dicendo che il box sta prendendo il
posto delle navi.
Nel contempo, in un rapporto della International Association of
Refrigerated Warehouses, partner di primo piano della GCCA (Global
Cold Chain Alliance), si legge che la capacità complessiva
dei magazzini refrigerati è stata stimata in 552 milioni di
m3 in tutto il mondo nel 2014, con un incremento di 92
milioni di m3 (20%) rispetto al 2012.
Corey Rosenbusch, presidente ed amministratore delegato della
GCCA, sottolinea come l'India adesso abbia superato gli Stati Uniti
per quanto attiene la capacità complessiva di magazzini del
freddo, con 131 milioni di metri cubi di spazio rispetto ai 115
milioni di metri cubi degli Stati Uniti.
Con i suoi 76 milioni di m3 di capacità la
Cina è ora terza in classifica.
La capacità in 13 paesi è cresciuta di più
del 10% all'anno dall'avvento della crisi finanziaria del 2008.
I paesi che hanno evidenziato i maggiori tassi di crescita dal
2008 sono la Turchia, l'India, il Peru e la Cina.
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