Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 30 SETTEMBRE 2018
PROGRESSO E TECNOLOGIA
TRE CONSIDERAZIONI RIGUARDO ALLA COLLABORAZIONE FRA PORTI
INTELLIGENTI
I porti che vogliono diventare "intelligenti" hanno
bisogno di utilizzare tecnologie che automaticamente si adattano
alle mutevoli situazioni.
Tuttavia, affinché questo accada, dev'esserci un
mutamento di atteggiamento per quanto attiene alla collaborazione,
che dipende dal fatto che i soggetti-chiave - che possono essere in
concorrenza l'uno con l'altro - si mettano d'accordo sui metodi per
realizzare una maggiore visibilità lungo tutta la filiera
distributiva.
Di seguito si riportano le argomentazioni degli autori dei
documenti tecnici nell'Edizione 78 del Port Technology Journal
che mostrano come e perché l'atteggiamento di tali pratiche
possano stare per cambiare.
Strumenti digitali per i lavoratori della prossima generazione
(Adam Yaron, amministratore delegato della FAST Applications)
La prossima generazione di persone che svolgeranno tale attività
avranno le competenze per utilizzare le ultime piattaforme e gli
ultimi strumenti online, che si concentrano sui costi dei processi e
della gestione e puntano ad automatizzare e snellire i processi,
realizzare relazioni intermodali, migliorare la soddisfazione dei
clienti e massimizzare le opportunità per il risparmio sui
costi.
Uno spedizioniere di merci digitale deve offrire una gamma di
servizi digitali ai clienti del 21° secolo.
Il prossimo passo sarà quello di creare una gestione
sociale della filiera distributiva in cui si possano realizzare
salde alleanze mediante la realizzazione di reti e la condivisione
dei dati online con i partner del trasporto merci (agenti, clienti,
fornitori, vettori eccetera) che a sua volta crea un legame ed una
connessione più forti per competere come gruppo.
La connettività della comunità portuale (Chris
Collins, responsabile operativo Containerchain)
Importanti centri portuali fra cui Anversa, Amburgo, Los
Angeles, Long Beach, Rotterdam, Singapore ed altri, oltre a linee di
navigazione ed operatori terminalistici globali che cercano di
inserirsi maggiormente nella filiera distributiva "al di là
dei varchi", si stanno impegnando in iniziative digitali per
conquistare, raccogliere, raggruppare e condividere più dati
secondo modalità più collaborative ed in tempo reale
con portatori d'interessi nella logistica marittima e terrestre.
Singapore ha recentemente fornito due significativi esempi di
questa direzione strategica alla luce della sua Piattaforma
Commerciale Nazionale, con piani finalizzati a collegare oltre
10.000 dei suoi attuali utenti registrati ad un'unica TRIP
(Piattaforma Integrata dei Trasporti) indipendente che ha già
connesso una gran parte della filiera distributiva containerizzata
terrestre e, così facendo, ha procurato notevoli vantaggi
operativi ed economici ai propri partecipanti.
Bilanciare la concorrenza e la collaborazione nella piattaforma,
le soluzioni internazionali e locali, le offerte chiuse ed aperte e
la scelta del libero mercato rispetto al controllo normativo è
un'impresa assai difficile, ma non è tale che sia possibile
evitarla se tutti quanti vogliono cogliere i vantaggi della
collaborazione digitale.
Lavorare come uno solo (Derek Kober, vicepresidente marketing
Navis)
Il primo passo per ovviare alla sostanziale carenza di
visibilità nel settore e conseguire il successo
congiuntamente ai portatori d'interesse più importanti è
la più ampia condivisione delle fondamentali informazioni
relative alle decisioni in tutta la filiera distributiva.
Nel rapporto della Navis, i dirigenti interpellati hanno
riecheggiato questa sensazione, rispondendo che occorra:
convenire riguardo all'esigenza per i portatori d'interesse di
operare con una serie di dati comuni (97% importante; 85% molto
importante);
ritenere che l'adozione di nuove tecnologie sia decisiva per
consentire una collaborazione in tempo reale (98% importante; oltre
il 50% molto importante);
ritenere che assisteranno ad un significativo miglioramento
delle prestazioni operative una volta conseguita una collaborazione
in tempo reale (un terzo prevede miglioramenti di oltre il 75%;
oltre la metà si aspetta miglioramenti di almeno il 50%).
Le comunicazioni sia a voce che sotto forma di trasmissione di
dati sono essenziali per il futuro delle operazioni dei porti
intelligenti.
L'automazione, la collaborazione e la sicurezza personale presso
i porti ed i terminal dipendono tutti da sistemi digitali connessi
che permettano pratiche di fondamentale importanza a tale scopo.
Nel 2024 il fatturato della società di classificazione e
certificazione francese Bureau Veritas ha superato per la prima
volta quota sei miliardi di euro ...
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