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Dopo il protocollo d'intesa firmato l'anno scorso con l'Autorità Portuale di Venezia, i Magazzini Generali di Verona si apprestano a sottoscrivere un analogo accordo con l'Interporto di Venezia. L'obiettivo è infatti di dotare l'area veneta e l'Adriatico di un 'sistema a rete', realizzato con la collaborazione e il coordinamento delle attività degli interporti, che consenta di accrescere la competitività del trasporto intermodale.
L'intesa, che sarà ufficializzata tra qualche giorno, è maturata dopo una visita del presidente dei Magazzini Generali di Verona, Luciano Perdomini, alla struttura di Porto Marghera. L'importanza dell'iniziativa è stata sottolineata dal presidente dell'Interporto di Venezia, Damaso Zanardo, secondo cui "solo attraverso tale progetto potranno anche svilupparsi imprese portuali, spedizionieri transitari e tutte quelle aziende che operano nell'indotto: ciò significa, in termini concreti, il rilancio della grande area industriale di Porto Marghera, sia sotto il profilo economico che occupazionale".
Zanardo ha però ricordato che "se a Venezia gli imprenditori privati hanno fatto la loro parte, ora spetta al pubblico, cioè all'ente locale, definire quei concreti interventi che, consentendo l'ampliamento dell'attuale interporto, con l'annessione alla struttura esistente di aree limitrofe dismesse o ancora inutilizzate, potrebbe supportare la crescita della potenzialità acquisitiva dell'intera area portuale lagunare".
"La posta in gioco - ha concluso Zanardo - non ci consente ulteriori ritardi: il porto di Venezia, grazie al costante aumento anche di traffici specializzati - vedi i containers e le lavorazioni - oggi è diventato primario porto di riferimento nell'interscambio internazionale, ma se non si riuscisse a connettere questo porto con le altre realtà trasportistiche del suo hinterland, in un sistema intermodale a rete, grazie anche al necessario, contestuale rilancio del trasporto su rotaia, rischieremmo di essere tagliati fuori, oltre che dai nostri concorrenti più diretti, i porti del Nord Europa, anche dai porti italiani. Dobbiamo inoltre attirare l'attenzione delle grandi imprese internazionali ad utilizzare il nodo logistico costituito, a Venezia, da porto, aeroporto ed interporto, come sistema strategico per la movimentazione dei loro prodotti e/o approvvigionamenti". |
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