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Solo d'Amico resta in corsa per l'acquisizione dell'Italia di Navigazione
Il mantenimento della flotta, dei livelli di occupazione e della sede a Genova sono alcuni aspetti che hanno fatto preferire l'offerta della d'Amico a quella di CMA/CGM
7 agosto 1998
Solo la d'Amico di Navigazione resta in corsa per l'acquisizione dell'Italia di Navigazione. Il Consiglio di amministrazione della Finmare, azienda del gruppo IRI a cui fa capo l'Italia, ha infatti deliberato oggi di proseguire con la d'Amico, al momento in esclusiva, la trattativa per la cessione della società.
La decisione - sottolinea Finmare - è stata presa dopo aver attentamente vagliato e comparato sia sotto l'aspetto quantitativo sia sotto quello qualitativo le offerte vincolanti d'acquisto presentate dalla stessa d'Amico e dall'altro potenziale acquirente, il gruppo Compagnie Maritime d'Affretement/Compagnie Générale Maritime, e dopo aver svolto successivi approfondimenti nelle ultime settimane con il supporto dell'advisor Citibank che hanno portato ad un ulteriore miglioramento delle due proposte. La decisione è stata assunta - aggiunge Finmare - anche alla luce della valutazione espressa da Coopers & Lybrand cui Finmare aveva affidato, a suo tempo, opportuno incarico e particolare attenzione è stata posta agli aspetti relativi al mantenimento a Genova della sede sociale, al mantenimento della flotta e dei livelli di occupazione.
La d'Amico di Navigazione, fondata nel 1952 sulla base di preesistenti imprese commerciali e marittime, è oggi la holding di un gruppo di imprese armatoriali operanti nel campo dei trasporti di prodotti petroliferi, di break-bulk e di contenitori con navi specializzate. L'esperienza della società in quest'ultimo campo risale agli anni '70.
Ricordiamo che la scorsa settimana si è chiusa la trattativa con l'Evergreen per la cessione dell'altra società di navigazione del gruppo Finmare, il Lloyd Triestino.
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