Il maggior produttore mondiale di rame, l'impresa pubblica cilena Codelco, ha raggiunto un accordo con la Complejo Portuario Mejillones S.A. (CPM), controllata dalla stessa Codelco, e la Cia. Portuaria Mejillones che prevede l'utilizzo per 15 anni di un terminal portuale a Mejillones per un traffico annuo di almeno 1,35 milioni di tonnellate di catodi di rame.
L'intesa dà praticamente il via alla prima fase di un progetto portato avanti dalla CPM per la costruzione del nuovo porto di Mejillones (inforMARE del 9 agosto). La Cia. Portuaria Mejillones è un consorzio formato da due gruppi cileni, la Belfi e l'Ultramar, che nello scorso agosto è stato scelto per costruire e gestire il porto. Il consorzio dovrà inizialmente realizzare tre banchine per permettere un traffico annuo di 2,5 milioni di tonnellate di merce containerizzata, convenzionale e di catodi di rame. L'accordo prevede un investimento minore di quello indicato inizialmente per l'esecuzione della prima fase del progetto: l'esborso tra il 2000 e il 2002 sarà infatti di 104,4 milioni di dollari. Nella seconda fase il consorzio costruirà una quarta banchina, per portare la capacità di movimentazione complessiva a 3,5 milioni di tonnellate.
CPM in agosto aveva affidato l'esecuzione del progetto al gruppo che aveva offerto la tariffa minore per la movimentazione di catodi di rame. Il prezzo indicato è stato di 6,35-6,77 dollari per tonnellata, a seconda del volume di materiale movimentato.
Rimane però difficile attrarre il traffico delle industrie minerarie private, riluttanti ad utilizzare le nuove strutture portuali. |
|