Il traffico dei container nel porto di Anversa è aumentato nel primo quadrimestre di quest'anno del 21% rispetto allo stesso periodo del 1999 (inforMARE del 19 giugno), con un incremento maggiore di quello registrato nello stesso periodo da tutti gli altri grandi porti del range nordico.
Una statistica pubblicata dal Consiglio d'amministrazione del porto belga, che prende in esame il traffico container del primo trimestre (989.959 teu), dimostra come l'aumento del traffico di questo settore si sia verificato in tutte le correnti geografiche, con proporzioni che arrivano anche al 35%.
La crescita maggiore - il 35% appunto - riguarda il traffico da e per Sud America. La defezione dei traffici del gruppo composto dalle compagnie di navigazione CMA CGM, Hamburg Süd, Aliança e Transroll, che ha dirottato le navi a Zeebrugge, non dovrebbe disturbare più di tanto Anversa, che gode dell'appoggio delle compagnie del Vessel Sharing Agreement 3 (VSA 3) che effettuano due servizi diretti separati.
Un buon margine d'incremento - il 26,3%, in totale 295.232 teu - è rappresentato dai collegamenti con Centro e Nord America. E proprio in questo settore Anversa ha segnato un punto di vantaggio su Rotterdam: l'Evergreen infatti ha soppresso lo scalo settimanale nel porto olandese delle navi impiegate nel servizio attorno al mondo verso Est, mantenendo invece quello del porto belga. Inoltre le compagnie del gruppo Grand Alliance (Hapag Lloyd, NYK, OOCL, MISC e P&O Nedlloyd) nel prossimo agosto faranno partire la riorganizzazione dei loro servizi transatlantici (inforMARE del 1° luglio), cinque linee regolari con l'impiego di 30 portacontainer, che determineranno certamente più scali che in precedenza nel porto di Anversa.
Aumento del 17% nei traffici con Medio Oriente e Asia, di oltre il 16% in quelli per il Levante e del 27% in quelli per l'Africa.
I traffici intraeuropei sono invece cresciuti di oltre il 23%. |
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