Il governo greco predisporrà un piano per la modernizzazione della flotta di traghetti

Nel corso della riunione di ieri dei ministri dei Trasporti dell'Unione Europea, incentrata sulla sicurezza marittima, si è ovviamente parlato dell'affondamento del traghetto Express Samina (inforMARE del 27 settembre). Il numero delle vittime dell'incidente è salito a 79, mentre proseguono le ricerche dei dispersi che secondo le stime delle autorità greche dovrebbero essere una decina. All'affondamento dell'Express Samina nelle acque di Paros è seguito domenica scorsa, a circa 1,5 miglia da Naxos, quello di un'imbarcazione con 38 persone a bordo, la Zeus III, che ha provocato la morte di un turista americano deceduto in ospedale.

La prima misura adottata dalle autorità elleniche per prevenire altri disastri è stato il fermo di 65 navi considerate non in regola con le norme di sicurezza: 45 traghetti in servizio nei collegamenti con le isole greche, nove navi da crociera e nove traghetti sulle rotte per Creta. Queste unità, per non perdere il permesso di navigazione, devono entro venti giorni essere messe in regola con le normative UE. Il ministro della Marina Mercantile greca, Christos Papoutsis, ha affermato ieri l'intenzione del governo di Atene di adottare altre e più incisive iniziative per modernizzare la flotta cabotiera nazionale. E' inoltre previsto al più presto l'esame di una legge sulla deregulation del settore del trasporto marittimo di passeggeri.

Nei giorni scorsi è stato girato un video sul relitto della Express Samina, che sarà utilizzato per cercare di appurare le cause del disastro e in particolare per verificare le condizioni strutturali della nave e quelle delle apparecchiature di sicurezza.

Sono intanto iniziati gli interrogatori del comandante del traghetto, Vassilis Yannakis, del primo ufficiale e di due marinai. La serie di interrogatori e testimonianze si concluderà oggi, poi i giudici dovranno decidere se proseguire nell'incriminazione degli arrestati.

Iordanis Pountides, presidente del sindacato della siderurgia del Pireo, ha rivelato che i lavori di ristrutturazione del valore di 1,4 miliardi di dracme cui è stata sottoposta la Express Samina hanno riguardato principalmente le cabine e le attrezzature per il comfort dei passeggeri, mentre le strutture dell'unità sono state sottoposte solo a interventi di manutenzione.