E' affondata questa mattina alle 09:00 la Ievoli Sun, la nave chimichiera italiana che - dopo essere stata abbandonata ieri dall'equipaggio, tratto in salvo da un elicottero - era al traino dal rimorchiatore d'altura Abeille Flandre diretto al porto di Cherbourg (inforMARE del 30 ottobre).
Scampato il pericolo per i quattordici membri dell'equipaggio, ora si teme per l'inquinamento che potrà causare il carico della nave: 6.000 tonnellate di prodotti chimici che ieri il ministero dei Trasporti francese aveva definito ad «elevata tossicità». La maggior parte del carico, 4.000 tonnellate, è costituito da stirene, un monomero olefinico utilizzato per produrre polistirene e copolimeri come l'ABS. Questa sostanza, che è corrosiva e deflagrante e a temperatura ambiente è liquida, rimanendo in superficie e non essendo solubile in acqua potrebbe essere recuperata da unità specializzate in interventi di disinquinamento.
La nave, che era salpata dal porto britannico di Fawley diretta al porto montenegrino di Bar con parte del carico destinato alla Exxon Mobil, è affondata ad 11 miglia nautiche a nord-ovest dell'isola di Alderney, nel Canale della Manica. Secondo i primi accertamenti, basati principalmente sulle dichiarazioni dell'equipaggio, la nave presentava una falla a poppa ed è successivamente affondata per un cedimento strutturale.
La Ievoli Sun, di 114 metri di lunghezza, costruita nel 1989, fa parte della flotta dell'armamento napoletano Marnavi. L'unità è certificata dal Registro Italiano Navale. L'ultima ispezione condotta sulla nave risale al dicembre dello scorso anno.
A seguito dell'affondamento il ministro francese dei Trasporti, Jean-Claude Gayssot, ha convocato immediatamente una riunione con le autorità marittime che si svolgerà nelle prossime ore a Cherbourg.
Ieri Gayssot aveva nuovamente sollecitato l'introduzione di normative internazionali più severe in materia di sicurezza dei trasporti marittimi. Un appello già insistentemente lanciato in occasione del naufragio della petroliera Erika dello scorso dicembre.
Secondo Gayssot, se le misure sulla sicurezza della navigazione presentate dalla Francia e riprese dai quindici Stati comunitari e dall'International Maritime Organization (IMO) fossero entrate in vigore, la Ievoli Sun sarebbe stata bandita dai porti europei essendo stata trattenuta nei porti olandesi in tre riprese perché erano state riscontrate rilevanti deficienze.
Dura la presa di posizione del ministro francese nei confronti del RINA: se la direttiva UE sulle società di classificazione - ha detto Gayssot - fosse entrata in vigore, il RINA sarebbe stato oggetto di indagini condotte per assegnargli l'approvazione comunitaria indispensabile per certificare le navi ammesse a navigare nelle acque europee.
Il presidente francese Jacques Chirac ha affermato che, considerate le condizioni del mare, la Ievoli Sun non sarebbe dovuta partire dall'Inghilterra.
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