Il porto di Amburgo ha superato quello di Long Beach nella classifica dei principali scali per traffico container, insediandosi all'ottavo posto della graduatoria mondiale. Lo ha precisato la Hafen Hamburg Marketing (HHM), illustrando nel dettaglio i risultati di traffico registrati nel 2001 (inforMARE del 29 gennaio 2002).
Lo scorso anno il porto di Amburgo ha movimentato complessivamente 92,4 milioni di tonnellate di merce (+8,5%). Nei confronti degli altri porti del northern range - ha sottolineato HHM - Amburgo ha riportato il tasso di crescita più elevato: Brema/Bremerhaven si è fermato a +2,7%, mentre Rotterdam e Anversa hanno chiuso l'anno con un calo rispetto al 2000.
Il settore containerizzato ha rappresentato lo scorso anno il 54% dell'intero traffico. La movimentazione è stata complessivamente pari a 4,7 teu (twenty equivalent unit), con un incremento del 10,4%. Amburgo - ha specificato HHM - ha registrato la seconda miglior crescita dopo Shanghai, salendo dal nono all'ottavo posto della graduatoria mondiale e rafforzando il suo ruolo di secondo porto container europeo alle spalle di Rotterdam.
In merito all'andamento del traffico container rispetto ai principali mercati mondiali, HHM ha ricordato che la Far Eastern Freight Conference ha rilevato nel 2001 una stagnazione del traffico tra l'Europa e l'Asia orientale e in particolare di quello westbound, che invece normalmente registrava incrementi medi del 10%. Sono inoltre calate significativamente le importazioni dall'Europa totalizzate da alcuni Paesi asiatici, in particolare da Taiwan. Nel 2001 comunque il traffico container tra il porto di Amburgo e l'Asia è aumentato del 6,7% ed ha rappresentato oltre il 50% dell'intero traffico containerizzato dello scalo. Con un volume complessivo di 790.000 teu (+13,5%), la Repubblica Popolare Cinese si è confermata il principale partner commerciale di Amburgo, mentre sono stati rilevati cali dei traffici con Taiwan e il Giappone. Nel traffico con la Corea del Sud, il calo delle importazioni è stato invece compensato da un aumento dell'export.
Nel 2001 la quota di traffico container del porto di Amburgo relativa al mercato americano è cresciuta del 15,2%, contro un incremento del 13,9% nel 2000. Per la prima volta è stato registrato un volume più consitente nei traffici con il Nord America (387.000 teu, +35,6%) rispetto a quello con l'America Latina (325.000 teu, +7%). HHM ha motivato la variazione con il ristagno delle esportazioni verso l'America Latina verificatosi nel secondo semestre dell'anno, determinato dalla crisi economica in Argentina e dalla svalutazione della moneta brasiliana. All'incremento del traffico con il Nord America ha invece contribuito l'avvio di nuovi servizi, in particolare il "Butterfly" della Grand Alliance, che è stato inaugurato nel luglio 2000. Lo scorso anno il traffico relativo ai porti statunitensi è stato di 260.000 teu, con una crescita del 64,2%, e .
Il porto di Amburgo ha inoltre registrato sensibili incrementi dei traffici con le nazioni baltiche, che complessivamente hanno raggiunto un volume di 959.000 teu (+18,7%). Particolarmente sostenuto il traffico con il porto di San Pietroburgo, che è ammontato a 165.000 teu (+79,7%). Nel 2001 la Russia è diventato il settimo partner commerciale del porto di Amburgo.
Lo scorso anno in porto è stato anche rilevato un robusto aumento del traffico ferroviario, con 24,2 milioni di tonnellate di carichi (+10,4%) e 780.000 teu (+7,9%) trasportati su rotaia.
Nel 2001 è risultato ancora in calo il traffico di merci convenzionali, che è ammontato a 3,366 milioni di tonnellate, anche se in misura meno sensibile rispetto a quanto accaduto nel 2000 (inforMARE del 16 febbraio 2001).
Le rinfuse liquide si sono attestate a 13,6 milioni di tonnellate (+17,2%), mentre quelle secche - con oltre 25 milioni di tonnellate - sono aumentate circa del 3%.
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