Entro il 2005 il porto di Vancouver incrementerà la propria capacità di movimentazione container annua di 360.000 teu, portandola a 1,97 milioni di teu. Si tratta della prima fase di un programma di potenziamento del settore illustrato ieri dalla Vancouver Port Authority (VPA) che prevede di raggiungere una capacità di movimentazione annua pari a 4 milioni di teu nel 2020.
«L'aumento del traffico container - ha detto il presidente e amministratore delegato di VPA, Gordon Houston - è stato un fenomeno globale e noi intravediamo l'opportunità di ampliare la nostra quota di mercato e di accrescere la nostra posizione competitiva».
Ogni container che transita sulla banchine del porto - ha sottolineato la Vancouver Port Authority - rappresenta un valore di 450 dollari in stipendi, di 550 dollari in prodotto interno lordo e di 1.200 dollari in produzione economica. In un decennio il volume dei container trattati dal porto di Vancouver è triplicato, passando da 441.054 teu nel 1992 a 1,46 milioni di teu nel 2002 (
inforMARE del
22 gennaio 2003).
La prima fase di incremento della capacità di movimentazione riguarderà i container terminal Centerm e Vanterm. La capacità di movimentazione dei due impianti sarà aumentata con l'introduzione di nuove tecnologie e salirà al Vanterm dagli attuali 435.000 teu a 535.000 te e al Centerm dagli attuali 340.000 teu a 600.000 teu.
La prima fase del programma prevede un investimento nei due terminal di 110 milioni di dollari. I lavori di potenziamento del Vanterm inizieranno nella prossima estate, mentre al Centerm saranno intrapresi successivamente.