La compagnia aerea irlandese Ryanair, leader in Europa del settore low-fare, ha annunciato mercoledì scorso un programma di riorganizzazione del vettore aereo Buzz, terza compagnia del medesimo mercato recentemente ceduta a Ryanair dal gruppo olandese KLM (
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3 febbraio 2003). Il piano, che sarà avviato il prossimo 1° aprile, prevede il taglio di 400 posti di lavoro, la cancellazione di 12 rotte aeree e la riduzione della flotta con la messa a terra di quattro aeromobili. Buzz uscirà dalla fase di ristrutturazione con 200 dipendenti, ai quali saranno aumentati lo stipendio e gli incentivi, con una flotta di otto aerei (sei 737 e due BAe146), con un network di servizi costituito da 12 rotte, con un programma tariffario che prevede il dimezzamento dei prezzi dei biglietti e con un raddoppio della capacità complessiva dei servizi in termini di posti offerti.
Il programma - ha spiegato Ryanair - sarà presentato ai creditori e ai dipendenti di Buzz, dopodiché verrà deciso se riavviare i servizi della compagnia il prossimo 1° maggio, dopo un mese di messa a terra degli aerei, o se invece porre termine all'attività della società.
«La posizione finanziaria di Buzz - ha spiegato la compagnia irlandese - è estremamente precaria. L'aviolinea soffre di svariati problemi strutturali tra cui flotta mista di velivoli non appropriata, una misera programmazione dei voli con servizi poco frequenti (spesso neppure giornalieri), con tariffe che sono troppo elevate per riempire i voli (in gennaio il load factor è stato solo del 48%). L'aviolinea, come conseguenza della sua storia quale compagnia britannica, ha troppo personale. Buzz trasporta meno di 3.000 passeggeri per dipendenti contro il dato di Ryanair di quasi 10.000 passeggeri per dipendente». «Ciò che rende l'attività di Buzz ancora più precaria - ha precisato Ryanair - è la continua emorragia di passivi. In ognuno degli ultimi due anni Buzz, come singola compagnia, ha perso oltre 30 milioni di euro all'anno e attualmente perde oltre un milione di euro alla settimana. Il rischio imminente di una guerra in Iraq, il rallentamento delle economie europee e la crescita di un'intensa concorrenza da parte delle altre linee low-fare nei mercati tedesco e francese, tutto ciò significa che Buzz sta attualmente perdendo oltre un milione di euro alla settimana. Questi passivi non sono sostenibili».