E' in calendario per giovedì prossimo la votazione del Parlamento europeo sulla proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali.
così come è uscito dalla procedura di conciliazione conclusasi a fine settembre (
inforMARE del
30 settembre 2003).
In particolare, con l'accordo di conciliazione, il Consiglio UE ha accolto la definizione di "autoproduzione" (self-handling) richiesta dal Parlamento: cioè una prestazione che sarà autorizzata soltanto nei casi in cui le società armatrici si servano del proprio personale navigante e delle proprie attrezzature e non del personale di terra. Inoltre se uno Stato membro prevede che l'autoproduzione sia subordinata ad un'autorizzazione preventiva, quest'ultima dovrà rispondere a criteri occupazionali e sociali, a qualifiche professionali e ad aspetti ambientali.
In sede di conciliazione il Parlamento europeo ha accettato un compromesso sulla questione del diritto esclusivo di rilascio delle autorizzazioni per i servizi portuali. In virtù del principio di sussidiarietà gli Stati membri saranno liberi di scegliere se esercitare o meno il diritto di autorizzazione obbligatoria, pur assicurando tuttavia che le autorità competenti possano esigere un'autorizzazione preventiva per la fornitura di servizi portuali.
Inoltre il Parlamento ha accettato che i servizi di pilotaggio restino nella sfera di applicazione della direttiva, introducendo però una condizione che nel contempo sembra escluderli dall'ambito del progetto di legge. In considerazione della particolare importanza che rivestono questi servizi per la sicurezza del traffico marittimo e per la tutela dell'ambiente l'accordo di conciliazione prevede infatti che le autorità degli Stati membri possano limitare le attività di pilotaggio a un solo fornitore di servizi per ragioni di sicurezza pubblica. Inoltre, in fase di conciliazione, la limitazione della durata dell'autorizzazione concessa per i servizi di pilotaggio, prevista dal Consiglio UE, è stata soppressa, così come richiesto dal Parlamento.